“I sindaci, nella pluralità dei loro orientamenti politici e dei territori di cui sono espressione, rappresentano la trama di un tessuto connettivo che compone un patrimonio originale e insostituibile del nostro Paese. Il loro compito è un impegno faticoso ma prezioso, di grande fascino e significato. Perché la politica è anzitutto servizio alle persone e alle comunità. Quando smarrisce questo carattere, la politica si spegne”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Rimini alla giornata inaugurale della XXXV assemblea annuale Anci.
Mattarella ha innanzitutto sottolineato come “la leale collaborazione tra le istituzioni non appartiene soltanto a un galateo formale, ma costituisce sostanza della vita della Repubblica”, consentendo di “svolgere meglio il servizio alla cittadinanza e, al tempo stesso, di far funzionare quel pluralismo di istituzioni, fondamentale per gli equilibri della democrazia”.
“Voi sindaci operate in un crocevia decisivo”, ha aggiunto poi il Capo dello Stato. “Avete bisogno di risorse che assicurino le disponibilità finanziarie necessarie e difendano la dignità e la funzione dei governi comunali. I bilanci in equilibrio, l’efficienza dei servizi, i diritti garantiti ai cittadini, la sinergia tra pubblico e privato, in modo che crescano le opportunità per tutti, sono sfide a cui nessuna amministrazione può sottrarsi. Tale responsabilità accomuna chiunque svolga funzioni rappresentative perché si tratta di un patrimonio indivisibile”.
Il Presidente della Repubblica si è poi soffermato sulla vicenda del Bando Periferie. “E’ altamente positivo – ha affermato – che l’Anci abbia raggiunto un’intesa con il governo, in modo da confermare i finanziamenti previsti all’interno del Programma di riqualificazione delle periferie. Le città più grandi non solo luoghi dove vive e lavora una parte assai consistente della popolazione italiana. Ma sono i nodi di una rete nazionale e sovranazionale di conoscenze, di ricerca, di comunicazione, di innovazione tecnologica, da cui dipende la crescita e la sua qualità”.
Mattarella ha poi parlato della necessità di assicurare continua attenzione al tema dei piccoli Comuni. L’approvazione della legge Realacci “è stata un passo avanti importante. Ma l’attenzione non va ridotta rispetto a un problema che resta nevralgico per l’unità del Paese. Incoraggiare la permanenza – e il ritorno – nei borghi e nei piccoli centri, rafforzare i servizi, sostenere progetti per valorizzare le economie locali e per favorire il turismo sono obiettivi che non vanno cancellati dall’agenda dei governi regionali e nazionale”, ha sottolineato il Capo dello Stato.
Infine, dal Presidente della Repubblica un accenno al tema dell’accoglienza dei richiedenti asilo. “Tra l’Anci e il governo si è aperto un confronto anche sulle recenti misure riguardanti i servizi di accoglienza e il sistema di protezione per i richiedenti asilo e i rifugiati. Senza entrare in valutazioni penso – ha affermato – che si possa comunque sottolineare come i Comuni restino le istituzioni pubbliche più importanti per l’effettiva integrazione dei migranti che vanno accolti e di coloro ai quali la nostra Costituzione riconosce protezione. Sono certamente importanti comunque – ha concluso il Capo dello Stato – ascolto reciproco e interlocuzione costruttiva con il Governo centrale”.