“Esprimo soddisfazione per le rassicurazioni ricevute dalla Commissione Europea rispetto al bando WIFI4EU. Tuttavia le risposte non sono sufficienti: attendiamo di sapere con chiarezza come verranno ripartite le risorse disponibili e con quali criteri verrà consentito a tutti i Comuni di partecipare al bando”.
Così Michele Pianetta, vicepresidente all’Innovazione di ANCI Piemonte, sulla decisione di rinviare il progetto a ottobre, a seguito del crash del portale che avrebbe dovuto raccogliere le candidature al bando.
In una lettera indirizzata ai 20 europarlamentari della Circoscrizione Nord Ovest, esattamente un mese fa ANCI Piemonte aveva chiesto al Parlamento Europeo di farsi carico della questione, segnalata peraltro da numerosi sindaci. “Le risposte giunte in queste ore sono un primo passo, ma non bastano – commenta Pianetta -. Assieme ad Uncem, abbiamo contestato formalmente il criterio per la presentazione delle domande ovvero il famigerato click day, che premia chi arriva primo indipendentemente dalla qualità dei progetti. Sull’argomento auspichiamo una maggiore condivisione, chiederemo alla Commissione Europea di essere coinvolti nella definizione del bando di ottobre”.
I fondi stanziati in questa prima fase progettuale ammontano a 120 milioni di euro, suddivisi in 8.000 erogazioni ad altrettanti Comuni, che potranno beneficiare di un contributo pari a 15.000 euro. Le risorse consentiranno di sostenere i costi per l’installazione di infrastrutture e apparecchiature, mentre la manutenzione e l’abbonamento internet saranno a carico delle amministrazioni, che potranno installare l’antenna wifi in luoghi pubblici, come biblioteche, parchi, scuole o uffici.
Ben 18.382 invece (il 21% del totale) i Comuni europei che avevano già aderito al bando nel mese di maggio: 4.038 quelli italiani, oltre la metà di quelli presenti sull’intero territorio nazionale. “E il Piemonte – chiosa Pianetta – rispecchia la tendenza nazionale, a testimonianza dell’interesse suscitato dall’iniziativa”. Seconda in classifica la Spagna con 2.652 municipi, quindi la Germania con 2.625 comuni, quarta la Francia a quota 2.116. “Del resto – sottolinea Pianetta – Wifi4Eu era un’opportunità importante, sia in termini culturali sia per il superamento del digital divide. Attendiamo che riparta tutto e, nel frattempo, seguiamo attentamente anche l’evoluzione del Piano della Banda Ultra Larga (BUL) che, seppure ai nastri di partenza, registra un ritardo rispetto al cronoprogramma di attuazione. Sull’argomento chiederemo garanzie formali al governo nei prossimi giorni, per evitare che ancora una volta vengano penalizzate le piccole comunità locali”.