Nell’adunanza di Consiglio dello scorso 12 luglio, l’Autorità nazionale anticorruzione ha approvato, con delibera n. 301, il nuovo Regolamento attuativo del decreto legislativo 10 marzo 2023, n. 24, recante l’attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e delle disposizioni normative nazionali (c.d. whistleblowers).
Il Regolamento, pubblicato nel sito istituzionale dell’Autorità e in vigore dal 15 luglio scorso, chiarisce le modalità per la presentazione all’Autorità delle segnalazioni esterne e per la relativa gestione, fornendo indicazioni e princìpi di cui gli enti pubblici e privati possono tener conto per i propri canali e modelli organizzativi interni, su cui l’ANAC si riserva di adottare successivi atti di indirizzo. Si ricorda che i Comuni diversi dai Capoluoghi di Provincia possono prevedere canali e procedure di segnalazione interna condivisi. Il Regolamento, inoltre, disciplina il procedimento sanzionatorio esercitato dall’ANAC nell’ambito della sua attività di vigilanza. L’Autorità, in base alla tipologia di violazione accertata, può irrogare una sanzione pecuniaria che va da 500 a 2.500 euro e da 10.000 a 50.000 euro.