Inviato alla Commissione Affari costituzionali della Camera un documento contenente le osservazioni e le considerazioni dell’ANCI sulle proposte di legge oggetto dell’audizione odierna. In particolare, l’Associazione, pur condividendo l’obiettivo comune alle proposte di legge, e cioè quello di facilitare la partecipazione dei cittadini al voto, consentendo loro di votare anche in un Comune diverso da quello di residenza, rileva che le disposizioni in oggetto presentano alcune criticità per i Comuni, sia in termini di loro attuazione che di organizzazione e gestione delle procedure relative al sistema elettorale, che rendono tale obiettivo non attuabile per le prossime consultazioni elettorali.
In particolare, l’ANCI ha evidenziato che il ridotto personale impegnato nelle procedure elettorali, le scarse risorse destinate alla copertura dei costi dello straordinario, i tempi per le revisioni straordinarie delle liste elettorali, non rendono i Comuni in grado di attuare le misure organizzative necessarie alla realizzazione delle innovazioni introdotte dalle proposte di legge già dalle prossime elezioni amministrative. Alcune delle proposte di legge, infatti, per l’attuazione delle loro disposizioni, richiedono un cambiamento sostanziale della pubblica amministrazione e della “macchina” elettorale che non può realizzarsi per le prossime consultazioni. Inoltre, alcune di tali proposte prevedono l’emanazione di ulteriori provvedimenti attuativi che disciplinino le procedure per l’esercizio delle nuove modalità di voto con tempi strettissimi per adottarli nei tempi necessari al rispetto delle procedure elettorali.
Infine, alcuni provvedimenti non delineano gli aspetti procedurali e organizzativi dell’innovazione che s’intende introdurre, altri invece, così come strutturati, rischiano di appesantire il lavoro degli uffici comunali, già particolarmente complesso in previsione dello svolgimento delle elezioni.