Pareggio di bilancio, sblocco dell’avanzo di amministrazione, rinegoziazione dei mutui, cofinanziamento progettuale, impegno degli Enti per lo sviluppo locale, fiscalità di vantaggio per le aree montane e rurali. Sono questi i principali temi individuati da ANCI e UNCEM che verranno sottoposti, da Sindaci e Amministratori piemontesi, al Viceministro dell’Economia e delle Finanze Enrico Morando. L’incontro si terrà venerdì 22 settembre alle ore 14 a Torino, nella sala incontri al 15° piano del palazzo della Città Metropolitana, in corso Inghilterra 7.
“Al Viceministro Morando chiederemo ancora una volta che si consenta ai Comuni di tornare a investire – spiega il Presidente ANCI Piemonte, Alberto Avetta – dopo l’abolizione del patto di stabilità, sostituito dall’obbligo del pareggio di bilancio, la quantità di spazi finanziari che Stato e Regioni mettono a disposizione degli enti locali è ancora insufficiente. I Comuni dovrebbero essere volano dell’economia e traino degli investimenti privati, e invece, nonostante l’allentamento dei vincoli, quando hanno i soldi non possono spenderli. Ed è paradossale che gli unici spazi finanziari disponibili derivino dalla solidarietà tra gli stessi Comuni, costretti a mettere in atto forme di prestito per realizzare le opere pubbliche. Nonostante gli sforzi apprezzabili dell’ultima legge di bilancio, i fondi messi a disposizione dei Comuni sono ancora pochi. Ai sindaci servono nuova spazi di manovra, ANCI Piemonte tornerà a ribadire il concetto”.
All’incontro sono invitati a intervenire, i Sindaci e i Consiglieri comunali, i Presidenti e gli Amministratori delle Unioni di Comuni, i Dirigenti degli Enti, i Consiglieri regionali, i Parlamentari piemontesi. “Alla vigilia della stesura della Legge di Bilancio 2018 – evidenzia Lido Riba, Presidente UNCEM – il Piemonte apre un confronto su temi decisivi, al fine di permettere ai Comuni lo sblocco dell’avanzo di amministrazione per investimenti, cofinanziare progetti comunitari, garantire agli Enti locali percorsi virtuosi di sviluppo. Sul pareggio di bilancio, lo Stato dovrà rimodulare i vincoli che oggi rischiano di influire sulla operatività dei Comuni. Non meno importante è l’avvio, in tutto il Paese, di un percorso per individuare un sistema fiscale di vantaggio per le aree interne, Alpi e Appennini. Rimodulare la fiscalità locale, con sgravi e sburocratizzazione, è fondamentale per consentire presidio del territorio e bloccare lo spopolamento”.