Controllo della velocità, ciclabilità, regolamentazione della sosta, ztl e la particolare condizione di Venezia rispetto ai pericoli del moto ondoso sono state tra le principali questioni affrontate nel corso dell’audizione di Anci presso la Commissione Trasporti della Camera sull’esame del disegno di legge recante interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del Codice della strada.
Quello della sicurezza stradale è un tema particolarmente caro ai Comuni: il 70 percento degli incidenti stradali avviene infatti nelle aree urbane e le principali cause riguardano l’eccesso di velocità e la distrazione alla guida. Occorre agire sulla velocità in termini preventivi favorendo la coesistenza dei diversi veicoli sulla strada attraverso un ridisegno dello spazio urbano incentivando la ciclabilità e la pedonalità. I rappresentanti ANCI hanno rimarcato la necessità di stralciare dal disegno di legge, nella parte di delega al Governo per il nuovo codice della strada (articolo 17), i principi e criteri direttivi relativi alle biciclette e alle infrastrutture ciclabili, nonché ai limiti di velocità.
Perplessità sono state espresse sull’equiparazione tra velocipedi e dispositivi di micro-mobilità elettrica e sull’assoggettamento alle medesime regole: i primi sono a propulsione umana (totalmente muscolare o, al più, assistita), mentre i secondi sono a propulsione motorizzata.
Sul tema delle zone a traffico limitato, l’ANCI ha rimarcato come la regolamentazione della sosta negli ambiti urbani sia una competenza comunale fondamentale per le politiche di mobilità e di tutela dello spazio pubblico soprattutto nei centri urbani. Il testo del ddl all’art. 13 prevede che il Ministero individui con un decreto i massimali della tariffazione sulla sosta, con criteri omogenei per tutti i Comuni d’Italia.
Infine la convinzione che, per garantire la sicurezza stradale, sia necessario potenziare l’azione dei Comuni e delle polizie locali per sanzioni e controlli più efficaci. Tra le principali cause degli incidenti stradali vi sono la velocità e la distrazione alla guida, come dimostrano i dati elaborati ogni anno dall’Istat.