“Il risultato raggiunto in Conferenza Unificata premia il lavoro fatto in questi anni. I 40 milioni di euro per il miglioramento dei servizi nei piccoli Comuni che scelgono di lavorare insieme sono un grande traguardo, così come lo stanziamento di 1,5 miliardi di fondi europei per le aree più disagiate. La notizia ci ripaga del lavoro serio e determinato di questi anni e conferma l’impegno di ANCI in favore dei Piccoli Comuni e delle aree interne”.
Così il presidente di ANCI Piemonte, Alberto Avetta, commenta lo sblocco dei 40 milioni di euro per l’associazionismo tra Comuni da parte della Conferenza Unificata, ai quali si aggiungono risorse comunitarie per 1,5 mld sul settennato 2021-2027.
I 40 milioni sull’associazionismo comunale sono stati liberati dalla Conferenza Unificata, che ha dato il via libera all’assegnazione di fondi statali sull’associazionismo per le regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.
“Uno stanziamento – ha commentato a fine riunione il vicepresidente vicario ANCI, Roberto Pella – che premia il lavoro di ANCI e delle ANCI regionali in favore delle piccole comunità, che con queste risorse potranno proseguire i processi di associazionismo comunale con meno difficoltà”. Buoni i risultati immediati e migliori quelli di prospettiva. “Il prossimo ciclo di programmazione dei finanziamenti dei Fondi strutturali europei – ricorda Pella – destinerà alle aree interne una riserva del 5% che significa, per la prima volta, 1,5 miliardi ai piccoli Comuni ed alle zone con difficoltà di accesso ai servizi di base”.
“Le risorse statali unite a quelle della regione (circa 6 milioni di euro) – ricorda infine il presidente Avetta – nel 2018 hanno permesso in Piemonte di finanziare 81 Unioni di Comuni che svolgono funzioni comunali associate”.