Sono 23.126 gli amministratori under 35 in carica nei Comuni italiani. In 496 ricoprono la carica di sindaco, mentre 733 sono vicesindaco. La maggior parte dei giovani amministratori ricopre il ruolo di consigliere comunale (17.934). Seguono gli assessori (3.735) e i presidenti di Consiglio comunale (228). Ottimo il livello di istruzione e occupazione: il 41,5% ha una laurea mentre il 50,7% un diploma di medie superiori. Il 23% de giovani amministratori italiani è un libero professionista, il 20% impiegato. E tra gli assessori è raggiunta la parità tra i sessi, dato unico tra gli eletti ai vari livelli: è infatti donna il 50,3%, a fronte di un dato complessivo delle giovani amministratrici italiane che si attesta al 38,9%.
Sono questi alcuni dei numeri principali che emergono dalla ricerca che Anci presenta oggi in occasione dell’apertura a Salerno della VIII assemblea annuale di Anci giovani. Una due giorni che ha già fatto registrare il record assoluto di giovani amministratori partecipanti (al momento sono già 711) rispetto alle precedenti edizioni, e che sarà caratterizzata dal confronto sulle migliori esperienze dei giovani amministratori, guidati dal coordinatore e sindaco di Pizzo Calabro Gianluca Callipo.
L’indagine dell’Anci, realizzata analizzando dati 2016 di Istat e ministero dell’Interno, mette in luce che i giovani impegnati nell’amministrazione della cosa pubblica sono stabili nel numero, hanno un alto livello di scolarizzazione, sono occupati in ruoli di responsabilità e soprattutto registrano una più che buona rappresentanza femminile. Tuttavia il nostro è ancora un Paese poco adatto ai giovani in generale, dato che inevitabilmente si riflette sul numero dei giovani che decide di impegnarsi nel governo locale.
I numeri nazionali
Dei 23.126 amministratori comunali ‘under 35’ (22% del totale), 4.193 si trovano in Lombardia che è la Regione con più giovani nelle amministrazioni municipali, segue il Piemonte (2.567) e chiude il podio la Sicilia (1.853). In Campania i giovani amministratori sono in tutto 1544. L’indagine Anci ha poi allargato la forbice prendendo a riferimento la generazione ‘under 40’ dei sindaci e qui il dato è ancora più incoraggiante: sono infatti 1.065 i primi cittadini fino ai quarant’anni che amministrano oltre 10 milioni di cittadini di città come Roma, Torino, Reggio Calabria, Perugia, Ravenna e Siracusa. Per quanto il sindaco più giovane in carica, è Tommaso Fiazza, 22 anni, primo cittadino di Fontevivo (PR) mentre il più giovane amministratore è Gabriele Ferreli, 19 anni a maggio, eletto nel Consiglio comunale di Armungia (CA).
Tra gli assessori le donne contano di più
Gli amministratori ‘under 35’ hanno un primato: tra gli assessori è stata raggiunta la parità di genere, con una leggera prevalenza femminile. Il dato, praticamente unico nel panorama degli eletti ad ogni livello, ci dice che il 50,3% dei giovani assessori è donna contro il 49,7% dei colleghi uomini anche se le sindache sono ferme al 17,1%. Rispetto al totale delle donne amministratrici, tra gli ‘under 35’ il dato registra un buon 38,9% che però scende al 26,9% se si prendono in considerazione le amministratrici sopra i 36 anni. Ancora netto, quindi, il divario tra uomini e donne impegnati nelle amministrazioni: i numeri complessivi ci dicono che siamo al 70,5% per i primi e al 29,5% per i secondi.
Titolo di studio e lavoro
Ottimo il livello di istruzione dei giovani amministratori rispetto alla media degli italiani: il 41,5% dei primi ha una laurea (la media italiana è ferma al 10%) mentre il 50,7% un diploma di medie superiori (24,8% in Italia). Di contro i colleghi ‘over 35’ per il 19% si ferma alla scuola media inferiore e anche il dato dei laureati (34,3%) è molto inferiore ai colleghi giovani. Sul versante lavoro il 23% dei giovani amministratori è un libero professionista, il 20% impiegato nel privato. Anche tra i colleghi ‘anziani’ l’impiego principale è quello da libero professionista ma a differenza dei giovani il ruolo di impiegato si svolge in enti pubblici e non privati.
La rappresentatività nelle Regioni
La più alta rappresentatività di giovani amministratori si rileva al Sud (23,2%). In questa speciale classifica la Calabria è in testa con il 27,2% del totale di amministratori ‘under 36’ che per il 36,1% sono presidenti di Consiglio comunale, per il 29,6% consigliere comunale, per il 28,9% assessore, per il 22,8% vicesindaco e per il 6,1% primo cittadino. Il maggior numero di giovani sindaci lo troviamo in Sardegna (10,7% del totale), segue l’Emilia Romagna (10,6): in queste due Regioni un sindaco su 10 ha meno di 36 anni. Uno sguardo poi alla localizzazione geografica. Dei 496 Comuni amministrati da altrettanti giovani amministratori, 268 (il 54%) sono localizzati nelle aree interne del Paese. Per quanto riguarda la popolazione i 496 sindaci amministrano 3,9 milioni di cittadini, il 6,6% del totale della popolazione italiana.
I giovani amministratori nel tempo
Pur non aumentando (ma diminuendo lievemente dello 0,1%), la presenza dei giovani sindaci in Italia negli ultimi 15 anni rimane pressoché costante: erano 6,5% nel 2001, sono il 6,4% nel 2016. Un dato in flessione (-243) ma sempre in un trend costante anche quello relativo agli assessori. Nel 2001 erano il 19,9%, nel 2016 sono il 19,3%. I dati della ricerca Anci confermano quindi che la politica, anche negli enti locali, è questione per le fasce più anziane della popolazione. Gli amministratori ultrasessantenni che nel 2001 erano il 9,2% oggi arrivano a al 17,2%, i giovani (da 26 a 35 anni) sono il 19,5% del totale ma quindici anni fa la percentuale era del 21,3%. Una nota positiva però c’è: i giovani amministratori sotto i trent’anni sono 2.540, 199 in più di tre lustri fa.