Circa 800 persone hanno partecipato online “Superbonus al 110% – Decreto Rilancio: novità Ecobonus/Sismabonus” organizzato da ANCE Piemonte e Valle d’Aosta, ABI Piemonte, ANCI Piemonte e Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino.
Ad aprire i lavori la presidente di ANCE Piemonte e Valle d’Aosta, Paola Malabaila, il presidente della Commissione regionale ABI Piemonte, Teresio Testa, il vicepresidente di ANCI Piemonte con deleghe a Territorio, Urbanistica e Lavori Pubblici, Eugenio Gambetta e la vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Torino, Fabrizia Giordano.
“Riteniamo che il superbonus al 110% sia l’unico provvedimento importante all’interno del Decreto Rilancio, utile per la collettività e per le imprese – ha dichiarato Paola Malabaila, presidente dell’ANCE Piemonte e Valle d’Aosta al termine del seminario. – È sotto gli occhi di tutti come il patrimonio immobiliare nazionale e regionale sia ormai obsoleto, energivoro e a rischio sismico: se sfruttato al meglio il Superbonus consentirà di avviare un piano di manutenzione degli immobili privati che è fermo ormai da anni. Secondo le nostre stime a livello nazionale, i potenziali benefici economici, oltre che sociali ed ambientali, sono molto importanti: 6 miliardi di euro di investimenti nella riqualificazione degli edifici e 21 miliardi di euro di ricadute sull’economia, da qui alla fine del 2021. Perché tutto possa funzionare però, ci vuole efficacia, chiarezza delle regole e semplicità nelle procedure attuative da adottare. Il provvedimento comprende quattro aspetti fondamentali: qualificata progettazione, qualità nell’impiego di materiali ad alta prestazione, qualificata impresa per la posa in opera e qualificato Istituto Bancario o Assicurativo. Il venir meno di uno di questi aspetti, sarebbe un rischio per il committente che potrebbe perdere il beneficio, in considerazione del fatto che l’intera responsabilità è a carico suo. è fondamentale che il committente individui responsabilmente i professionisti e l’impresa valutando le competenze e non solo il prezzo”.
“Il settore bancario è da sempre in prima linea per la promozione e la partecipazione attiva a tutte le iniziative che possono migliorare la sostenibilità ambientale, anche riguardanti la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza degli edifici – ha commentato Teresio Testa, Presidente Commissione regionale ABI Piemonte -. Questa nuova opportunità offerta dal Decreto Rilancio da un lato va esattamente in questa direzione e dall’altro rappresenta un’opportunità straordinaria per il rilancio del settore delle costruzioni, per mitigare gli effetti negativi della congiuntura economica, acuiti dagli effetti dell’emergenza sanitaria Covid 19. In particolare questo appare vero per un territorio come il Piemonte che ha un patrimonio edilizio sicuramente inadeguato dal punto di vista del risparmio energetico. Per l’applicazione della normativa, in fase di conversione, è peraltro fondamentale che il credito fiscale da scontare sia certo, autonomo e reso indipendente da ogni aspetto “tecnico” sottostante al fine di semplificare e velocizzare le operazioni da perfezionare.”
“A differenza di altre misure passate, il superbonus al 110% coinvolge più attori con l’obiettivo finale di aumentare l’occupazione e il lavoro per le imprese, dando qualcosa in più ai cittadini – ha sottolineato Eugenio Gambetta, vicepresidente di ANCI Piemonte con deleghe al Territorio, Urbanistica e Lavori Pubblici. – È importante garantire a tutti le stesse opportunità: i piccoli artigiani, che sono la maggior parte, sprovvisti di ufficio tecnico rischiano di perdere competitività. Per questo motivo occorre semplificare le procedure”.
“Gli ingegneri, molti dei quali operano sempre più come singoli professionisti, rappresentano una categoria fortemente coinvolta nell’espletamento degli adempimenti burocratici sia nella progettazione e direzione dei lavori sia nelle asseverazioni e nella compilazione degli Attestati di Prestazione Energetica – ha dichiarato la vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, Fabrizia Giordano. – La pubblicazione dei decreti attuativi e di quelle che saranno le direttive dell’Agenzia delle Entrate sono da noi fortemente attese poiché abbiamo l’onere e il dovere di formare i professionisti nostri iscritti e di fornire loro tutti gli strumenti necessari a seguire le imprese, passo a passo, nella realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica. L’Ordine punterà a dare una preparazione specifica e multidisciplinare affinché i suoi iscritti siano in grado di rispondere a quelle che sono le esigenze del mercato della riqualificazione energetica, incentivando le già esistenti reti di collaborazione tra colleghi, professionisti specializzati in discipline diverse che possono confrontarsi all’interno delle nostre 35 Commissioni Consultive”.
Nel corso del webinar sono inoltre intervenuti:
- Marco Zandonà – direttore area fiscale ANCE con un focus sugli aspetti normativi, fiscali e operativi degli incentivi e sulla cessione del credito di imposta;
- Nicola Massaro – responsabile dell’Area Tecnologie e Qualità ANCE con flash sugli aspetti tecnici;
- Flavio Monosilio – direttore del Centro Studi ANCE, con un approfondimento sul mercato e i rapporti con gli istituti di credito;
- Andrea Bauchiero – coordinatore della Commissione Energia e Impianti OIT che ha illustrato un caso pratico.