“Una città può continuare a progredire, a svilupparsi, a individuare soluzioni per migliorare la qualità della vita puntando sulla risorsa più preziosa che abbiamo: la comunità, con le idee e la partecipazione di ogni singolo cittadino”. Lo ha evidenziato il sindaco di Torino Chiara Appendino nel suo intervento nell’Aula di Montecitorio aprendo il tradizionale incontro tra le istituzioni e i sindaci e i rappresentanti dell’Anci che quest’anno è stato dedicato al tema “Lo Stato dei beni Comuni”.
Il sindaco torinese ha illustrato alcune esperienze realizzate dalla sua amministrazione. Dai “patti di collaborazione di Co-City, fino al parco Michelotti, zona della che versava in stato di degrado e che, grazie a un percorso guidato, i cittadini hanno completamente ridisegnato attraverso un importante esercizio di partecipazione”. “Tuttavia – ha proseguito la sindaca – per quanto diffuse esse siano, le strutture di partecipazione da sole non bastano là dove la motivazione a partecipare è bassa o limitata ad una cerchia ristretta. Per questo motivo è compito delle Amministrazioni coltivare questa motivazione, coinvolgendo i cittadini nelle scelte in modo reale, ampio, trasparente. Anche quando ciò porta a differenze di vedute”.
“I cittadini chiedono servizi sempre più efficaci ed efficienti. In questo senso – ha evidenziato il sindaco di Novara Alessandro Canelli – i Comuni possono lavorare in collaborazione con gli enti e le associazioni del territorio, fette di comunità locale per gestire direttamente l’uso, il riuso e la cura di tanti beni pubblici che così diventano luoghi di aggregazione e rigenerazione.
Secondo Canelli “bisogna riattivare percorsi virtuosi di riappropriazione dei beni pubblici da parte dei cittadini, con manifestazioni di interesse da parte di associazioni, cittadini, come stiamo facendo per una vecchia caserma abbandonata che sta diventando un hub di sperimentazione sociale”.