“Ben vengano i buoni propositi, ma attendiamo che dalle parole si passi ai fatti”. Così il vicepresidente di ANCI Piemonte, Michele Pianetta, in merito all’intesa sulla sicurezza degli edifici scolastici siglata nelle scorse ore in Conferenza Unificata, su proposta del MIUR e del Ministero per gli Affari Regionali.
Proprio da ANCI Piemonte era arrivato un appello al Governo all’indomani della tragedia di Genova. Il vicepresidente Pianetta aveva chiesto lo sblocco delle risorse ferme da metà giugno, rammentando i numerosi incidenti, alcuni con esiti drammatici, avvenuti in Piemonte tra il 2008 e il 2017.
“Il Governo ha già annunciato lo sblocco di un miliardo di euro per i lavori più urgenti – spiega Pianetta – e per l’assegnazione dei fondi verranno adottate procedure semplificate. Inoltre sono stati definiti i criteri per il riparto delle risorse, con un’attenzione particolare alle zone sismiche”.
Solo in Piemonte, le richieste di contributo ammontano a 973 milioni di euro, mentre la programmazione triennale può contare su una dotazione complessiva di circa 250 milioni di euro, finanziata con le risorse nazionali dei cosiddetti Mutui Bei e di altri fondi statali. Sono 572 le domande presentate dai Comuni piemontesi per il triennio 2018-2020, 446 sono state presentate da Comuni e 126 dalle Amministrazioni provinciali. Ben 122 i progetti in provincia di Cuneo.
Come spiega Pianetta: “ANCI, MIUR, Regioni e UPI (Unione delle Province Italiane) hanno fatto un importante lavoro di rete per arrivare a questo primo risultato. In Conferenza Unificata il Governo ha annunciato tempi più rapidi per l’assegnazione delle risorse, con pagamenti diretti agli Enti beneficiari dei finanziamenti ed una maggiore incisività nell’individuazione delle priorità di intervento. Per monitorare le azioni previste sull’intero territorio nazionale – prosegue Pianetta – l’accordo sottoscritto a Roma prevede anche il rilancio dell’Osservatorio nazionale per l’edilizia scolastica del MIUR. Attendiamo ora di vedere cosa accadrà: vigileremo affinché il Piemonte e i 122 progetti della Granda non passino in secondo piano. Faccio mie le riflessioni del presidente nazionale di UNCEM, Marco Bussone: parallelamente all’assegnazione di nuove risorse va ripensato il modello dei servizi scolastici, favorendo le collaborazioni tra Comuni e privilegiando un’edilizia moderna, sicura, ecosostenibile”, conclude.