“I Comuni devono poter garantire il servizio scuolabus alle famiglie come hanno fatto finora. Ringrazio ANCI nazionale per essersi fatta carico della questione e l’on. Davide Gariglio, membro della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, per aver presentato un emendamento che mira a superare definitivamente il problema segnalato da numerosi sindaci. Sul tema auspichiamo che tutte le forze politiche convergano, votando in aula l’emendamento proposto”.
Così il presidente di ANCI Piemonte, Alberto Avetta, a meno di due mesi dalla ripresa delle lezioni scolastiche. “I sindaci devono poterlo erogare come hanno fatto fino ad oggi ovvero contribuendo alle spese sostenute dalle famiglie. Per noi si tratta di un servizio pubblico essenziale”, aveva dichiarato Avetta, segnalando per primo le criticità e le preoccupazioni dei Sindaci in merito ad una deliberazione della Corte dei Conti piemontese, interpellata dal Comune di Biandrate sulla possibilità di erogare gratuitamente il servizio scuolabus alle famiglie. La Corte aveva evidenziato come le spese sostenute per l’erogazione del servizio dovessero essere integralmente coperte dall’utenza, trattandosi di un “servizio pubblico locale” e non di un “servizio a domanda individuale”.
“Da allora abbiamo ricevuto le telefonate di decine di sindaci preoccupati e così ci siamo subito attivati con ANCI nazionale, scrivendo direttamente ai capi di gabinetto del Ministro dei Trasporti e del MIUR e coinvolgendo tutti i parlamentari, ai quali abbiamo trasmesso la nostra proposta di emendamento, raccolta per ora dall’on. Gariglio”.
Nel merito, l’emendamento presentato dal deputato piemontese propone un’integrazione all’articolo 5 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n.63, chiedendo che “la quota di partecipazione diretta dalle famiglie per l’accesso ai servizi di trasporto degli alunni possa essere inferiore ai costi sostenuti dall’ente locale per l’erogazione del servizio o anche nulla” nel rispetto degli equilibri di bilancio previsti dalla Legge di Bilancio.