“I Comuni chiedono di poter procedere più speditamente ma per farlo servono interventi normativi determinati. Noi li suggeriamo da tempo, anche in collaborazione con l’associazione dei costruttori. Che il tempo medio di realizzazione per opere pubbliche sotto i cinquecentomila euro sia di quattro anni e sopra i 50 milioni di quindici anni, è evidentemente un problema. Abbiamo condiviso questa posizione con il governo che è in procinto di emanare il decreto sblocca cantieri. E riteniamo che diverse nostre proposte saranno accolte a breve”. Lo ha detto il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, a margine dell’incontro dei giorni scorsi a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio e il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.
Decaro sintetizza così gli interventi richiesti dai sindaci: “Abbiamo chiesto norme di semplificazione soprattutto per i piccoli Comuni. Abbiamo chiesto di valorizzare le stazioni uniche appaltanti e gli strumenti di aggregazione tra Comuni. Di semplificare le progettazioni perché non sia necessario arrivare a progetti esecutivi per le manutenzioni ordinarie. Infine abbiamo chiesto di reintrodurre l’appalto integrato, soluzione importante per i Comuni che hanno scarse risorse umane ed economiche per la progettazione esecutiva. Un altro tema che poniamo da tempo all’attenzione del governo è quello della riduzione del contenzioso: anche i ricorsi, infatti, fanno scattare la sospensione dei lavori in autotutela e di conseguenza comportano slittamenti significativi dei tempi dei lavori pubblici”.
Dall’ANCI un appello affinché i Comuni abbiano riferimenti certi sulle risorse disponibili per programmare le proprie attività sul territorio. E poi la richiesta di ulteriori fondi da destinare alle aree più degradate e a tutti quei Comuni esclusi dal bando per interventi di messa in sicurezza degli edifici e del territorio.
Infine dall’ANCI la disponibilità a collaborare con il governo rispetto al tema investimenti: “Il governo ha previsto, attraverso Investitalia, un organismo che dovrebbe stimolare gli investimenti a livello locale. ANCI offre la propria disponibilità a coordinare e supportare a livello locale tali opportunità nell’interesse della crescita del paese e della rigenerazione delle nostre città”.