“Sulla BUL occorre fare in fretta, non possiamo ammettere ulteriori perdite di tempo che mettano in difficoltà i Comuni, le imprese e cittadini ovunque essi si trovino e specialmente nelle aree rurali e montane. Abbiamo chiesto ad Infratel di conoscere numeri e dati relativi all’avanzamento dei lavori”. Così il presidente di Uncem, Marco Bussone, dopo la “Cabina di regia” sulla BUL organizzata dalla Regione Piemonte, alla presenza dei rappresentanti di ANCI e UNCEM regionali.
“Quello della Banda Ultra Larga è un tema che ci sta particolarmente a cuore – commenta il vicepresidente all’Innovazione di ANCI Piemonte, Michele Pianetta – ed è fondamentale per il superamento del digital divide, ce ne stiamo accorgendo ancor di più in questo periodo. I Comuni rivendicano la centralità del loro ruolo e, di fronte all’emergenza, chiedono strumenti e servizi per far fronte alla quotidianità e alle necessita dei cittadini. Per troppo tempo i sindaci sono stati lasciati soli”.
Molteplici i temi analizzati nell’incontro con i Dirigenti regionali, i rappresentanti delle Province, i referenti di Infratel e Open Fiber che gestiscono progettazione, lavori e collaudi.
Ecco, in sintesi, gli argomenti trattati.
1. Il Piano BUL è in ritardo di almeno un anno e mezzo in tutta Italia. I Comuni dove devono essere eseguiti gli interventi nelle “aree bianche” (rurali e montani) sono oltre 7.000. Anci e Uncem hanno chiesto a Infratel e a Open Fiber di accelerare i tempi e hanno dato disponibilità a sollecitare i Comuni che non abbiano ancora firmato le convenzioni necessarie. È fondamentale, sottolineano Anci e Uncem, che i tempi di intervento siano certi e vincolanti per chi deve eseguire i lavori. Occorre fare in fretta e fare bene, ad esempio con i ripristini delle trincee scavate nelle strade fatti a regola d’arte, senza criticità per gli Enti territoriali. Uncem e Anci hanno chiesto a Infratel e a Open Fiber di avere, per ciascun progetto avviato, un confronto con i singoli Sindaci e anche con il livello sovracomunale, importantissimo nei territori montani e nelle aree di valle.
2. È stata recentemente pubblicata on line, sul sito http://bandaultralarga.italia.it/ una “dashboard”, uno spazio fatto di otto schede sfogliabili con tutti i dati nazionali del Piano BUL. Tutti i numeri e le informazioni, Regione per Regione, Comune per Comune. Alla scheda numero tre, a sinistra, è possibile inserire il nome del proprio Comune e conoscere lo stato di avanzamento.
3. La Regione Piemonte ha chiesto ad Anci e Uncem di scrivere ai Comuni che non abbiano ancora trasmesso la propria “convenzione” per l’avvio dei lavori (pregiudicando il Piano BUL sul proprio territorio), invitandoli a mettersi in contatto con gli uffici del Settore che si occupano dell’infrastruttura.
In allegato, la lettera che UNCEM e ANCI Piemonte hanno trasmesso ai sindaci piemontesi e i relativi allegati.
ELENCO COMUNI CHE DEVONO CONTATTARE LA REGIONE