“Chiediamo un ripensamento sull’intero impianto del DDL ‘Misure per la rigenerazione urbana’ in discussione in Commissione Ambiente al Senato, semplificandolo e prevendo un Fondo pluriennale e stabile di finanziamento diretto dei progetti di Comuni e Città Metropolitane”. Lo affermano Mario Occhiuto, delegato ANCI all’Urbanistica, e Alberto Villa, delegato ANCI alla Rigenerazione urbana e periferie.
“Le azioni di rigenerazione urbana necessitano di regole semplici, risorse stabili e rimesse all’autonoma gestione delle città e dei Comuni, sulla base di un indirizzo di crescita e trasformazione urbana sostenibile, patrimonio comune dei Sindaci. Purtroppo – sottolineano i due delegati – tale esigenza appare completamente disattesa, sia nei contenuti che nella forma dal Testo unificato del ddl adottato dalla Commissione, per una serie di rilevanti criticità che abbiamo sintetizzato in un documento inviato oggi in Commissione.
“In particolare, si considerano inspiegabilmente come ambito di rigenerazione solo le aree degradate e dismesse; si introduce una forte complessità procedurale con la previsione di ‘piani di rigenerazione’ a vari livelli di governo (nazionale, regionale/paesaggistico e comunali) con tempistiche assolutamente incongrue o indeterminate, in netta opposizione con le esigenze di semplificazione per realizzare investimenti di cui il Paese ha estremo bisogno; le previsioni tecniche di efficienza energetica del patrimonio sono totalmente avulse da policy e norme esistenti; infine, si prevede un Fondo strutturale per il finanziamento degli interventi destinato alle Regioni, che solo successivamente, con loro bandi, provvedono ad assegnare tali risorse ai Comuni: un grave passo indietro – concludono Occhiuto e Villa – rispetto alle scelte di finanziamento diretto operate con successo in questi anni (si pensi al Bando periferie). Le risorse del Fondo devono finanziare progetti dei Comuni e delle Città Metropolitane che hanno già adeguato i propri piani urbanistici a leggi regionali in materia di rigenerazione urbana”.