L’ANCI nazionale e le sette ANCI regionali interessate dal problema hanno istituito un coordinamento che comprende i 67 Comuni individuati come potenziali sede del deposito nazionale nucleare.
Nell’incontro tra le associazioni regionali, convocato dall’ANCI dopo la pubblicazione dell’elenco dei territori più idonei ad ospitare il deposito dei rifiuti radioattivi si è evidenziato come l’elenco, pubblicato qualche giorno fa, sia solo il primo passo di una procedura molto complessa e lunga.
Il coordinamento ha annunciato che chiederà al governo la proroga del termine dei 60 giorni di scadenza della consultazione avviata e l’attivazione di un tavolo di confronto in sede di Conferenza Unificata. Al fine di formulare le osservazioni di merito, le ANCI e i Comuni coinvolti approfondiranno nel dettaglio i vari aspetti della questione, partendo dalla metodologia e dai criteri utilizzati per l’individuazione dei territori interessati. Presenti all’incontro del coordinamento il Segretario generale dell’ANCI, Veronica Nicotra, e il responsabile del settore Ambiente e Territorio, Antonio Ragonesi, oltre ai e Presidenti e ai direttori delle ANCI regionali.
Nel corso della riunione, l’ANCI ha evidenziato l’importanza di chiudere positivamente la trattativa in corso sul ristoro del pregresso per i Comuni attualmente sede di servitù nucleare.