Nel corso dell’ultima seduta della Conferenza Unificata, tenutasi lo scorso 6 luglio, è stata ufficialmente sancita l’intesa sullo schema di decreto attuativo della legge delega 33/2017, che introduce il REI come misura nazionale di contrasto alla povertà.
“La conclusione del percorso che porta alla definizione dei decreti attuativi sul reddito di inclusione – commenta il delegato al Welfare e alle Politiche sociali di ANCI nazionale, Luca Vecchi – va valutata in termini molto positivi per il Paese, per i Comuni italiani e soprattutto per quelle persone che trarranno beneficio dalle nuove norme.
Da un lato, abbiamo una riforma di portata storica, considerato che prima d’ora mai in Italia si erano adottate misure strutturali sul tema della povertà in grado di incidere così in profondità a favore di persone in condizioni di disagio. D’altro lato, è stato riconosciuto ai Comuni un ruolo determinante e di loro sia nella costruzione dell’impianto normativo sia nella gestione diretta delle risorse da destinare quotidianamente a coloro che sono nel bisogno, senza necessità di intermediazioni”.
“I Sindaci e i Comuni – aggiunge Vecchi – hanno dunque nuovi strumenti per poter contrastare con efficacia le condizioni di disagio economico e sociale presenti nelle loro comunità, cioè nei nuclei sociali che essi stessi rappresentano e che conoscono profondamente, attuando politiche inclusive e azioni a favore di persone e famiglie in difficoltà”.