Il governo italiano ha trasmesso alla Commissione UE il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 24 aprile.
Come si evince da una nota di lettura predisposta dal Dipartimento Welfare ANCI, il Piano stanzia 11,17 miliardi di euro per progetti riguardanti infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore (cui si aggiungeranno 1,28 miliardi di euro previsti dal Programma REACT EU) di cui 1,45 miliardi per servizi sociali, disabilità e marginalità sociale e 9,02 miliardi per iniziative di rigenerazione urbana e housing sociale.
I progetti della “Missione Sociale” (al punto 5 della nota di lettura) saranno coordinati dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e realizzati dai singoli Comuni o dagli Ambiti territoriali. Per quanto riguarda le politiche del lavoro, si prevedono una revisione delle politiche attive anche per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza e il rafforzamento dei Centri per l’Impiego attraverso una maggiore integrazione con i Servizi sociali comunali.
Nella “Missione Salute” (al punto 6 della nota di lettura), si fa riferimento alla necessità di integrazione sociosanitaria con i Servizi sociali, sia per quanto riguarda le Case di Comunità (alle quali sono destinati 2 miliardi) sia per l’assistenza domiciliare (4 miliardi). Infine, 1 miliardo di euro è dedicato agli Ospedali di Comunità.
In particolare, i progetti in ambito sociosanitario su anziani, non autosufficienti e disabilità, suddivisi su entrambe le Missioni, sono considerati preliminari per l’avvio di due specifiche Riforme, da attuare a valere su risorse nazionali: si tratta della Legge quadro per le disabilità (800 milioni complessivi per il triennio 2021-2023 a valere sul nuovo Fondo disabilità e non autosufficienza ex legge bilancio 2020) e della Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti (che dovrà essere attuata con apposito provvedimento legislativo entro la primavera del 2023).