A seguito dell’Intesa raggiunta in Conferenza Unificata lo scorso 11 gennaio sulle Indicazioni Operative e dalla conclusione della fase di sperimentazione, terminata il 4 febbraio u.s., è entrato in operatività il Sistema nazionale di allarme pubblico IT-alert, disciplinato dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23/10/2020, aggiornata dalla Direttiva del Ministro per la protezione civile del 07/02/2023, per la trasmissione di messaggi diretti ai cittadini in caso di gravi emergenze ed eventi catastrofici imminenti o in corso sulle diverse tipologie di rischio.
Il sistema permette di diffondere allarmi pubblici attraverso la tecnologia “cell broadcast”, integrando le modalità di informazione e comunicazione già previste dalla normativa vigente, per informare in maniera diretta e diffusa la popolazione e favorire l’adozione delle misure di autoprotezione. Le Indicazioni Operative (I.O.) disciplinano gli obiettivi, le modalità di invio, i soggetti responsabili dell’invio dei messaggi, l’area da allertare, la tracciabilità e i contenuti del “messaggio e sono emanate previa intesa in Conferenza Unificata nel periodo di sperimentazione, che si è conclusa il 12 febbraio.
Governo, Regioni ed Eni locali in Conferenza Unificata hanno convenuto, a seguito degli esiti positivi delle sperimentazioni condotte dallo scorso giugno sui diversi scenari di rischio, di rendere operativo il Sistema per: incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica, collasso di una grande diga, incidenti rilevanti in stabilimenti a rischio industriale, attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli. Si è concordato sulla necessità di svolgere un ulteriore periodo di sperimentazione di un anno prima di entrare in operatività per gli scenari di rischio relativi a maremoto generato da un sisma, rischio vulcanico dello Stromboli e precipitazioni intense. Sul rischio meteo sono ancora in corso di elaborazione le Indicazioni Operative con approfondimenti tecnici e procedurali.
Nel confronto con il Dipartimento della protezione Civile e le Regioni, l’ANCI ha evidenziato il fortissimo interesse dei territori verso la tematica delle precipitazioni intense, fenomeni che si ripetono con intensità sempre maggiore, rispetto ai quali si intravede nel sistema IT-Alert un imprescindibile strumento per estendere la capillarità dell’informazione del pubblico rispetto ai rischi connessi. Inoltre l’Associazione, nel raggiungere l’intesa per l’operatività del sistema, ha chiesto che le misure per la comunicazione alla popolazione, intensificate in occasione dei test regionali svolti da giugno a gennaio 2023, dovranno essere sviluppate anche nei prossimi mesi in coincidenza con i prossimi step di IT-alert, sia per la prosecuzione della fase di sperimentazione, che per la messa in operatività del sistema.