“Esprimo gratitudine al ministero dell’Interno per aver indetto un concorso per segretari comunali che soddisfa un bisogno fondamentale di tutti i Comuni, specie dei piccoli. Si dà un’opportunità ai tanti giovani laureati che aspettano di mettersi alla prova”. Così il vicepresidente vicario dell’ANCI, Roberto Pella, al termine della riunione della Conferenza Stato-Città, nel corso della quale l’Associazione dei Comuni ha dato parere favorevole all’indizione di un nuovo corso-concorso per l’immissione in ruolo di 224 nuovi segretari comunali.
Il problema riguarda 1404 Comuni in tutta Italia, oltre il 20% del totale, costretti a ricorrere a “scavalchi” che spesso non rispondono alle esigenze dei singoli municipi.
Emblematico il dato del Piemonte, dove oltre 500 Comuni su 1204 sono senza segretario e il 90% di questi registra una popolazione inferiore ai 3.000 abitanti.
Soddisfatto il presidente dell’ANCI regionale Alberto Avetta, che assieme al coordinatore Piccoli Comuni e Unioni di Comuni dell’associazione, Gianluca Forno, si era fatto carico della questione segnalandola direttamente ai vertici dell’ANCI nazionale. “Quella di oggi – commenta Avetta – è un’ottima notizia per tutti i Comuni italiani, ma lo è soprattutto per il Piemonte. Ancora una volta ANCI dimostra di lavorare per risolvere i problemi concreti dei nostri Sindaci”.
Nel corso del suo intervento odierno in Conferenza Stato-Città, il vicepresidente vicario di ANCI nazionale Roberto Pella ha avanzato la richiesta di velocizzare le procedure per l’indizione del concorso. “Ci è stato comunicato che il ministro dell’Interno firmerà a breve il decreto, chiediamo ai ministeri della Funzione Pubblica e dell’Economia di accelerare il più possibile per tagliare al massimo i tempi burocratici necessari alla procedura concorsuale”, ha detto Pella.
Durante la riunione della Stato-Città, l’Associazione dei Comuni ha anche dato parere favorevole allo schema di Dpcm sull’aggiornamento a metodologia invariata dei fabbisogni standard delle province e delle città metropolitane. Un via libera vincolato però all’accoglimento di due proposte sintetizzate in un documento: da un lato si chiede al governo di dare mandato alla Commissione tecnica sui fabbisogni standard di formulare proposte per la revisione completa dei fabbisogni associabili alle funzioni fondamentali delle Città metropolitane, attualmente non considerate. Dall’altro l’ANCI sollecita l’attivazione immediata di un Tavolo tecnico per definire una proposta sulle fonti di finanziamento delle Città metropolitane, in conformità alle norme vigenti.