“Investire sull’innovazione partendo dal basso è prioritario, soprattutto in un momento particolarmente difficile per il nostro territorio, provato dal Covid e da vere emergenze climatiche e ambientali. Senza dimenticare i problemi della banda larga e della fibra ottica. Ecco perché questo premio è importante”. Lo ha detto l’assessore all’Innovazione della Regione Piemonte, Matteo Marnati, nel corso della conferenza stampa online durante la quale sono state illustrate le novità della quarta edizione del Premio Piemonte Innovazione.
A seguito dell’emergenza sanitaria e degli eventi alluvionali delle scorse settimane, i termini del bando sono stato riaperti. Comuni, Unioni di Comuni, Province, Città Metropolitana ed enti gestori delle funzioni socio-assistenziali potranno presentare le loro candidature entro il prossimo 13 novembre.
Ad illustrare le novità della quarta edizione dell’iniziativa che premia i progetti innovativi della PA locale sono stati il presidente di ANCI Piemonte e sindaco di Vercelli, Andrea Corsaro e il vicepresidente all’Innovazione, Michele Pianetta, che hanno annunciato la partnership con SMAT, società dei servizi idrici torinesi, annunciando un’attenzione particolare al tema della sostenibilità ambientale.
Gli altri partner del Premio sono ANFoV, Fondazione CRC, Bbbell e GSE per un montepremi complessivo, tra erogazioni in denaro e servizi, che supera i 40.000 euro. “Anche in un periodo particolare come quello che stiamo vivendo – hanno ribadito Corsaro e Pianetta – fare rete è fondamentale e la collaborazione con nuove realtà pubbliche e private diventa strategica”.
Alla conferenza stampa hanno partecipato il vescovo della diocesi di Mondoví Egidio Miragoli, il presidente di SMAT Paolo Romano, il presidente della Commissione del Premio Piemonte Innovazione Cesare Emanuel e i sindaci di Miagliano e San Raffaele Cimena, Alessandro Mognaz ed Ettore Mantelli, vincitori delle scorse edizioni del premio.
A fare gli onori di casa è stato invece il sindaco di Ceva, Vincenzo Bezzone, che ha sottolineato come il cebano e, più in generale, il cuneese abbiano dovuto fare i conti in questi mesi con un’emergenza meteoclimatica senza precedenti che, unita al Covid e ai problemi legati alla connettività internet, ha letteralmente messo in ginocchio il territorio.