Da oggi è possibile consultare sulla Piattaforma Easy della Fondazione IFEL l’importo delle risorse assegnate dai bandi del PNRR a ciascun Comune. La realizzazione della banca dati è stata possibile grazie alla raccolta e all’analisi dei decreti e delle graduatorie PNRR pubblicate dalle amministrazioni.
In particolare, la sezione #PNRRinCOMUNE del portale permette di visualizzare le assegnazioni degli investimenti PNRR rivolti a Comuni, Città metropolitane, Unioni di Comuni e Comunità montane. La navigazione per Comune permette di visualizzare in quali missioni e componenti o investimenti e riforme è coinvolto ogni singolo ente nonché le assegnazioni di cui risulta beneficiario alla data di aggiornamento del database. È inoltre possibile consultare le risorse assegnate per distribuzione territoriale, con riferimento alle singole missioni e alle varie componenti del PNRR.
“I Comuni stanno facendo la loro parte – commenta il presidente di IFEL e sindaco di Novara, Alessandro Canelli -. È segno che il PNRR sta funzionando, pur con tutte le difficoltà dovute alle carenze di personale. Sono state già bandite 35 mila gare per un valore di 17 miliardi e 732 mila euro su un totale di assegnazioni agli enti locali pari a 34,1 miliardi di euro. Le assegnazioni per il 36,2% sono localizzate al Nord, il 18,9% al Centro ed il 44,9% al Mezzogiorno. Quest’ultimo dato testimonia nel comparto comunale il rispetto della “clausola 40%”, che consiste nella destinazione territoriale specifica alle regioni del Mezzogiorno di almeno il 40% delle risorse del Piano. Ma in assenza di un’anagrafica completa degli interventi e del relativo soggetto attuatore anche i pagamenti si bloccano, come stanno segnalando moltissimi Comuni”.
“In pratica – spiega ancora Canelli – se il progetto non si trova nel ReGiS non arrivano i finanziamenti, che devono quindi essere anticipati integralmente dal Comune. Il sistema non deve ritardare i pagamenti. Nei casi di maggior tensione finanziaria, peraltro, ci sono rischi concreti di default”.
Entrando nel merito dell’iniziativa, l’analisi è stata sviluppata nell’ambito del Progetto Easy-Investimenti, che IFEL gestisce nell’ambito di una Convenzione con MEF e MINT e che si propone di offrire supporto ai Comuni sulla programmazione e sull’attuazione degli investimenti territoriali. Lo scopo della piattaforma è quello di dare informazioni sulla distribuzione territoriale degli investimenti pubblici finanziati dal Piano, anche al fine di orientare in maniera più mirata le azioni di supporto del Progetto Easy-Investimenti.
Alla data del 7 marzo 2023 le assegnazioni PNRR ai Comuni ammontano a 34,1 miliardi di euro, il 36,2% localizzato al Nord, il 18,9% al Centro ed il 44,9% al Mezzogiorno.
La distribuzione delle risorse PNRR destinate ai Comuni evidenzia una prevalenza della Missione 2 dedicata alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica, con il 41,4% dell’importo complessivo. In tale ambito di intervento le Componenti più rilevanti sono la “M2C4: Tutela del territorio e della risorsa idrica” e la “M2C2: Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”: nel primo caso si concentra il 20,6% delle assegnazioni, mentre nel secondo caso il 16% delle risorse. Dei complessivi 34,1 miliardi di euro assegnati ai comuni circa un terzo riguarda la Missione 5 per l’inclusione e la coesione, in particolare la “M5C2: Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore” (28,4% degli importi totali). Delle somme PNRR in capo ai Comuni meno di un quinto (19,2%) è attribuibile alla Missione 4, o meglio alla sua Componente 1 per il potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione, dagli asili nido alle università.
Infine, circa il 9% delle risorse con comuni beneficiari rientra nella Missione 1 per la digitalizzazione, l’innovazione, la competitività, la cultura e il turismo, che si scompone nel modo seguente: un 5,5% per la “M1C1: Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA” ed un 3,2% per la “M1C3: Turismo e cultura 4.0”.
Circoscrivendo l’analisi alle sole amministrazioni comunali beneficiarie emerge come un quarto delle assegnazioni (24,3%) sia in capo ai piccoli Comuni fino a 5.000 abitanti – i quali rappresentano tuttavia il 70% dei Comuni italiani – mentre le restanti risorse (75,7%) sono assegnate ai Comuni con più di 5.000 residenti.