“Mutare lo stato di cose introducendo metodi nuovi: questo significa per noi “innovare”. La Pubblica Amministrazione piemontese sa di poter dare un contributo importante: quello dei grandi Comuni e quello dei piccoli che, lavorando insieme con approccio e visione territoriali, diventano sempre più competitivi anche sul fronte dei progetti europei”.
Così il presidente di ANCI Piemonte, Alberto Avetta, intervenuto in apertura del dibattito “Piemonte Innovazione: dalle idee alle buone pratiche”, svoltosi nel salone d’onore di Palazzo Lascaris con il patrocinio del Consiglio regionale. “Stiamo programmando la nuova edizione del premio Piemonte Innovazione” ha annunciato Avetta introducendo il dibattito, terminato con la consegna degli attestati ai partecipanti della prima edizione del Premio, tenutasi a Roma lo scorso mese di maggio.
In apertura di mattinata è intervenuto del vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti, che ha rimarcato come: “Quello dell’innovazione è un tema che sentiamo particolarmente nostro, in quanto il Piemonte è una delle regioni a maggior trazione innovativa d’Europa, mentre l’Italia è solo al 20° posto in Europa nonostante ‘ricerca’ e ‘innovazione’ siano tra le parole più pronunciate durante le campagne elettorali. Il Consiglio regionale – ha proseguito Boeti – negli ultimi anni ha raccolto il guanto di sfida diventando ‘digitale’ e ‘open’.
Dal 2011, grazie ad una nostra legge sul wi-fi libero, migliaia di cittadini hanno potuto collegarsi gratuitamente alla rete pubblica regionale in più di 130 sedi regionali, come succede del resto nella maggior parte degli uffici pubblici del mondo. Abbiamo investito, in termini finanziari e di politiche sulla comunicazione social e sugli strumenti di partecipazione. Sempre del 2011 è la legge sugli open data, insomma i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
Al convegno è intervenuto anche l’eurodeputato Alberto Cirio: “Innovare è fondamentale ma l’innovazione ha un costo. Al Piemonte le idee non mancano ma sono necessarie le risorse. Il messaggio che lanciamo oggi ai Comuni è molto chiaro: dobbiamo fare di più, a cominciare dalle scuole e dalle università che devono educare i nostri giovani a progettare meglio il loro futuro. A Bruxelles vi sono risorse a cui attingere e occasioni da sfruttare ma ancora non siamo adeguatamente preparati. Ben vengano dunque le iniziative di ANCI Piemonte volte a far conoscere, anche attraverso iniziative di formazione e di divulgazione, le opportunità non solo nazionali di cui i Comuni possono disporre”.
Durante la mattinata sono intervenuti: Lorenzo Benussi, Chief Innovation Officer della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo; Fabio Malagnino, Digital Officer per il Consiglio Regionale del Piemonte; Marco Zappalorto, direttore di Nesta Italia, ramo nazionale della prestigiosa fondazione britannica impegnata nella promozione dell’innovazione. Una mattinata ricca di contributi, che ha consentito ai tanti amministratori presenti di confrontarsi con idee ed esperienze provenienti dall’esterno.
“Riteniamo che i Comuni – dice il vicepresidente all’Innovazione di ANCI Piemonte, Michele Pianetta – debbano aprirsi alle contaminazioni che arrivano dalla società civile, dalle aziende private e dal terzo settore. Questo significa per noi innovare, aprirsi e fare sistema. Oggi rilanciamo la sfida e mentre aspettiamo l’edizione 2018 del Premio Piemonte Innovazione, cerchiamo di costruire tutti assieme una società che sia la più inclusiva possibile anche in termini di innovazione. Un tema che stiamo portando sui territori, attraverso eventi formativi dedicati a dipendenti ed amministratori pubblici, che ci vedranno il 25 settembre a Borgomanero e il 2 ottobre ad Asti per raccontare ciò che sta accadendo in Italia e in Piemonte e per illustrare iniziative e progetti futuri”.
Al termine del dibattito la consegna degli attestati ai vincitori del Premio Piemonte Innovazione 2017: l’Unione Montana Alta Langa, il Comune di Pinerolo, l’Unione Montana Monteregale e il Comune di Castelnuovo Belbo.