Pella

“L’Assemblea Nazionale di Viverone rappresenta l’occasione per fare il punto su alcuni importanti risultati raggiunti negli ultimi mesi e per offrire un’opportunità di confronto con il nuovo Governo, in un territorio, come quello piemontese, da cui le istanze provengono e sono massimamente sentite”. Così Roberto Pella, sindaco di Valdengo e vicepresidente vicario Anci alla XVIII Conferenza Nazionale Anci in corso a Viverone.

“La Legge Realacci e la recente approvazione del Contratto Funzioni Locali 2016-2018 – ha detto Pella – colmano decenni di lacune e intervengono in ambiti fondamentali per l’organizzazione e la valorizzazione dei piccoli Comuni che devono essere messi nelle condizioni di fare sistema con la città, in un dialogo costante che conduca a un’autentica coesione e crescita dei territori”.

In tal senso, per Il vicepresidente vicario Anci “sarà solo attraverso politiche fiscali ad hoc e di semplificazione burocratico-organizzativa che i piccoli Comuni potranno esprimere il proprio valore aggiunto e le proprie potenzialità, in grado di contrastare l’esodo verso città sempre più antropizzate e incapaci di far fronte alle richieste di opportunità e qualità di vita espresse dai Cittadini. Ad esempio, rendere facoltativa per i Piccoli Comuni la contabilità economico-patrimoniale e il conto consolidato consentirebbe di liberare energia, anche attraverso il libero utilizzo dell’avanzo di amministrazione, per progetti a sostegno dei servizi ai cittadini e degli investimenti locali, assicurando un supporto stabile ai segnali di ripresa che provengono da molte aree del Paese”.

Per queste ragioni, “l’iniziativa “Liberiamoci i Sindaci” – sottolinea Pella – riveste particolare significato per i piccoli Comuni, se si pensa agli obblighi vessatori e talvolta paralizzanti su cui ogni amministratore o dirigente di Comune s’imbatte quotidianamente, specie nel tentativo di andare oltre l’ordinaria amministrazione e intraprendere politiche pubbliche più complesse. I Sindaci devono essere messi nelle condizioni di avere maggiore autonomia e questa Assemblea chiederà con ancor maggior forza che la campagna possa essere promossa capillarmente e fatta propria da territori e diventi presto norma di legge”.
“È tempo, infatti, da un lato di aumentare la consapevolezza presso i cittadini stessi del ruolo e delle responsabilità di un Sindaco e di un amministratore locale – puntualizza – dall’altro di rendere concrete, attraverso misure incisive, le esigenze di semplificazione più volte espresse dalle autonomie territoriali, gravate da anacronistici vincoli normativi e contabili e dai rilevanti tagli degli ultimi anni.

I piccoli Comuni restano la vera ossatura del Paese e del suo assetto amministrativo. Il percorso tracciato e intrapreso va nella direzione corretta, ma si dimostra ancora insufficiente. Ripartiamo dunque dagli esiti e dalle proposte di Viverone per dare ancora maggiore corpo all’Agenda Controesodo e alla Legge Realacci, rivolgendo lo sguardo alle opportunità che l’Unione Europea e la nuova programmazione 2020-2027 potranno riservare.