Sono numerosi i Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti che stanno chiedendo chiarimenti circa l’annunciato rinvio dell’entrata in vigore dell’obbligo della contabilità economico patrimoniale.
Come è noto, l’obbligo di attivare la Contabilità economico patrimoniale (CEP) dal 2018 è stabilito dal TUEL, art. 232, co. 2 (“Gli enti locali con popolazione inferiore a 5.000 abitanti possono non tenere la contabilità economico-patrimoniale fino all’esercizio 2017”). La CEP è quindi in vigore dall’esercizio 2018, con la conseguenza che il rendiconto 2018 deve essere accompagnato dai Nelle scorse settimane – intervenendo nella Conferenza Stato-Città e su organi di stampa nazionale (leggi l’annuncio del viceministro Laura Castelli su Italia Oggi) – il governo ha espresso la chiara intenzione di corrispondere alle ripetute richieste dell’ANCI miranti ad evitare tale gravoso adempimento ad enti già in grave difficoltà operative. La soluzione dovrebbe concretizzarsi attraverso il rinvio di un anno della CEP che, tuttavia, necessita di un tempestivo intervento normativo che superi l’obbligo stabilito dal TUEL.
È evidente l’urgenza di tale intervento al fine di assicurare una cornice di correttezza ed ordinato svolgimento delle attività di formazione dei rendiconti 2018, in particolare per i molti enti di piccole dimensioni che stanno in questi giorni procedendo nelle complesse attività relative agli aspetti gestionali e finanziari, avendo comprensibilmente considerato in corso di superamento l’obbligo di redazione del conto economico-patrimoniale, almeno per quest’anno.
ANCI auspica dunque che tale rinvio venga tradotto al più presto in una norma da inserire in un provvedimento di immediata entrata in vigore, prima della scadenza dei termini di legge.