“I piccoli comuni d’Europa chiedono risposte a una situazione di crescente difficoltà, ma sono anche in grado di confrontarsi e scambiarsi soluzioni innovative per territori più sostenibili e più verdi”. Lo ha evidenziato Roberto Pella, presidente della Confederazione Piccoli Comuni Europei (CTME) e vicepresidente vicario di ANCI, nel corso della conferenza stampa alla Camera per illustrare il seminario organizzato con l’ANCI sul tema ‘I piccoli Comuni per l’efficienza energetica’. “L’incontro della CTME a Roma – ha detto Pella – è la vivida testimonianza di come l’Europa, dagli organismi istituzionali più alti ai suoi più piccoli comuni, si stia impegnando in maniera unitaria e fattiva per affrontare la crisi energetica e inflattiva.
Secondo Lino Gentile, delegato ANCI per le Aree Interne, “buona parte del futuro dell’Italia e dell’Europa passa anche attraverso lo sviluppo dei Piccoli Comuni. Siamo sempre più convinti che le nostre piccole comunità, con i propri territori, abbiano grande potenzialità per contribuire allo sviluppo economico del nostro Paese ed anche dell’Europa, purché le politiche pubbliche sappiano essere in grado di dare risposte efficaci e tempestive alle loro peculiarità. In particolare, il tema energetico, così drammaticamente attuale, può rappresentare uno dei potenziali assi attorno al quale costruire percorsi di crescita economica e sociale”.
Christophe Bouillon, Presidente dell’Associazione Francese dei Piccoli Comuni (APVF), sindaco di Barentin, in Normandia, già membro del Parlamento ha ricordato come “i piccoli comuni francesi sono stati duramente colpiti dall’attuale crisi energetica. I servizi pubblici locali sono stati sottoposti a forti pressioni a causa dell’alto tasso di inflazione. Auspico – ha affermato – un ritorno transitorio alle tariffe regolamentate prima di una riforma del mercato energetico europeo e ritengo altresì necessarie misure aggiuntive per sostenere la transizione energetica a livello locale. I piccoli comuni europei possono essere attori decisivi per fronteggiare la crisi, perché hanno l’agilità per implementare soluzioni adattive”,
Per il Presidente onorario dell’associazione piccoli Comuni tedesca (DStGB), Roland Schäfer: “le fonti di energia alternative svolgono un ruolo importante non solo per la riduzione delle emissioni di carbonio, ma anche per frenare l’aumento dei prezzi dell’energia. A medio termine – ha affermato – avremo bisogno di più fonti di energia alternative. Ad esempio, il processo di costruzione delle turbine eoliche deve essere accelerato. Ciò che serve è un regolamento chiaro che specifichi che la costruzione di una turbina eolica può essere bloccata solo se interferisce gravemente con la conservazione della natura. Allo stesso tempo, dobbiamo abituare i nostri cittadini alla prospettiva che in futuro potremo vedere le turbine eoliche dai nostri giardini.”
Infine, Vladimir Petrut, Sindaco di Cavnic e membro dell’Associazione dei Comuni della Romania (AOR): “I piccoli comuni della nostra nazione, come quelli di tutta Europa, devono far fronte a bollette energetiche sempre crescenti. Nonostante gli sforzi compiuti per ottimizzare i consumi attraverso l’efficienza termica degli edifici, l’installazione di pannelli fotovoltaici o la riduzione del programma, si annuncia un inverno con molte sfide. Sono convinto che sia necessario il sostegno dei governi centrali ma anche della Commissione Europea per garantire condizioni favorevoli per superare i prossimi mesi invernali”.