“L’ANCI valuta positivamente il Piano nazionale sulla sicurezza stradale 2030 soprattutto per quanto riguarda l’aspetto dellagovernancedei fondi che prevede due canali di finanziamento: uno diretto ai Comuni, alle città per la realizzazione di specifici interventi e uno diretto alle Regioni per l’attuazione di interventi quadro. Un riconoscimento importante questo utile ad accelerare l’arrivo delle risorse nei territori”. Lo ha sottolineato l’assessore alla sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli, intervenuto in rappresentanza dell’ANCI durante l’audizione al Senato sul Piano nazionale sicurezza stradale 2030 (consulta il documento ANCI).
“Per garantire la sicurezza nelle nostre città – ha proseguito Granelli – è fondamentale puntare su campagne di informazione, comunicazione e formazione. Nel recente rapporto di ANCI sulle Polizie locali abbiamo registrato una crescita delle ore di formazione realizzate dalle Polizie locali sull’educazione stradale rivolte non solo alle giovani generazioni ma ad un’ampia categoria di cittadini. Un aspetto questo che deve essere adeguatamente finanziato per diffondere comportamenti corretti in città, raggiungere l’obiettivo europeo del dimezzamento del numero delle vittime della strada e costruire una vera e propria cultura della sicurezza stradale che coinvolga non solo i cittadini, ma anche tecnici e dirigenti che si occupano del tema”.
Città più sicure vuol dire anche tutelare le categorie più deboli della strada come pedoni e ciclisti, punto su cui Granelli ha rimarcato le grandi trasformazioni in atto nelle nostre città. “Oggi rispetto a dieci anni fa nelle città c’è più spazio per i pedoni, per i ciclisti, per nuove categorie di utenti. Basti pensare che il 25% dei veicoli che usano la strada è rappresentato dalle bici. Stiamo assistendo ad un vero e proprio cambiamento strutturale delle città che richiede interventi specifici per garantire la sicurezza urbana”.
In questa direzione va presa in considerazione anche una revisione del codice della strada. “Il Piano – rimarca l’ANCI – deve incidere anche sul codice della strada per garantire la mobilità sostenibile e la sicurezza delle strade scolastiche, delle ciclabili assicurando quegli interventi che si attendono da tempo”. Il rappresentante ANCI ha infine fatto un passaggio sulla questione delle sanzioni, come le soste sui marciapiedi, per le quali si potrebbe ricorrere all’uso delle telecamere per disincentivare determinati comportamenti.