“Ai Comuni e alle Pubbliche Amministrazioni servono maggiori e nuove competenze per poter cogliere al meglio le opportunità che le tecnologie ed i servizi digitali offrono”. Così il vicepresidente all’Innovazione di ANCI Piemonte, Michele Pianetta, a margine della presentazione del progetto “Crescita digitale in Comune” avvenuta a Roma alla presenza di sindaci e amministratori di tutta Italia.
Il progetto, realizzato da Legautonomie con il supporto di Ancitel e Leganet, riguarda la digitalizzazione di 7.700 Comuni appartenenti alle cosiddette “aree bianche”, considerate a fallimento di mercato. “Alle soglie del 2018 i luoghi della cultura e del turismo non hanno ancora connettività adeguata. Con Legautonomie, con Uncem e con le altre associazioni che rappresentano gli enti locali ci siamo posti un preciso obiettivo e stiamo lavorando per superare il problema”, ha detto Pianetta.
Dello stesso avviso il presidente di Legautonomie, Marco Filippeschi, sindaco di Pisa: “Il progetto che presentiamo oggi rappresenta un’occasione storica per colmare il gap digitale del Paese. Miriamo a coinvolgere i Comuni e a farli diventare protagonisti attivi del rilancio del territorio, ma per far ciò è necessario favorire la formazione di nuove e giovani competenze”.
In evidenza un fatto: lo Stato si è assunto, dopo anni, l’impegno di intervenire direttamente per garantire a tutti lo sviluppo di servizi avanzati. “La competizione infrastrutturale tra i gestori delle reti di nuova generazione ha dato ottimi risultati, incentivando gli investimenti sui territori – sottolinea ancora Michele Pianetta – tuttavia se avessimo accettato di affidarci solo al mercato oggi avremmo zone di serie A e zone di serie B. L’iter scandito dal piano BUL pone tutti i Comuni sullo stesso piano”.
Infine, dal convegno di Legautonomie una notizia importante per i territori: i fondi derivanti dai ribassi di gara del piano BUL saranno investiti sui Comuni, chiamati a sviluppare l’innovazione attraverso progetti e iniziative in grado di coinvolgere i cittadini. A confermarlo Maurizio Dècina, presidente di Infratel (società in-house del MISE che gestisce l’attuazione del piano BUL), che ha ricordato come i primi due bandi del piano siano già stati aggiudicati a Open Fiber, mentre il terzo bando, riguardante Puglia, Calabria e Sardegna, è in via di aggiudicazione.
Per ANCI Piemonte si tratta di un grande risultato: “Ho sollevato personalmente la questione in più occasioni – conclude Pianetta – una volta realizzata l’infrastruttura è fondamentale pensare ai servizi, ma serviranno le risorse. Questa è la notizia che aspettavamo”.