“Accogliamo con favore la proposta dei voucher per la connettività lanciata dal COBUL (Comitato per la diffusione della Banda Ultra Larga). Due anni fa eravamo stati i primi a ipotizzarne l’istituzione per sostenere la domanda di servizi ultraveloci nelle aree a fallimento di mercato. Anche se in ritardo, finalmente il MiSE accoglie le nostre sollecitazioni”.
Così Michele Pianetta, a Roma per partecipare alla riunione svoltasi al Ministero in rappresentanza dell’ANCI assieme al vicesegretario generale dell’associazione, Antonella Galdi, e al referente per l’Innovazione, Mauro Savini.
“Abbiamo manifestato le preoccupazioni dei territori per i ritardi nella posa della fibra – spiega Pianetta -. In particolare, di fronte ai rallentamenti già denunciati ai tavoli regionali da Open Fiber e Infratel, che rischiano di farci perdere una parte dei contributi stanziati dall’Europa, abbiamo chiesto al governo un impegno deciso. Lo stesso appello lo stiamo rivolgendo alle Regioni e, per loro tramite, alle province affinché vengano superati tutti quegli intoppi burocratici che impediscono di fatto la corsa per lo sviluppo”.
Dello stesso avviso il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, che ha partecipato alla riunione, su delega del vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, per presentare il lancio della seconda fase del Piano Banda Ultra Larga (BUL).
“È necessario – ha affermato Lezzi – accelerare la digitalizzazione del Paese attraverso la realizzazione di una infrastruttura di rete veloce, efficiente e soprattutto accessibile su tutto il territorio nazionale, da Nord a Sud. Con il lancio della seconda fase della Strategia nazionale per la Banda Ultralarga, vogliamo ribadire l’importanza di uno sviluppo tecnologico che si rende necessario per creare finalmente quelle autostrade digitali di cui il Paese ha bisogno”.
Nella riunione del COBUL è poi emersa la necessità, ribadita dal Consigliere giuridico del Ministro Di Maio per le comunicazioni e l’innovazione digitale, Marco Bellezza, di “far risalire l’Italia nell’indice Desi, che rileva i progressi compiuti dagli Stati UE, in termini di digitalizzazione”.
“Obiettivo che come ANCI non possiamo che condividere – chiosa Michele Pianetta -. Del resto l’idea dei voucher va in questa direzione: è fondamentale sostenere i costi delle famiglie, delle piccole imprese e delle scuole che intendano allacciarsi alla BUL nelle aree grigie del Paese”.