“I dati diffusi dall’Istat confermano ancora una volta come il sistema delle biblioteche costituisca la più ampia e diffusa infrastruttura culturale italiana, presente in ogni Comune italiano, anche quelli più piccoli. Per queste ragioni chiediamo al ministro Sangiuliano, da sempre attento a questo genere di problematiche, e al Parlamento – a cui già ci eravamo rivolti insieme all’Associazione Italiana Editori – il ripristino dei finanziamenti per gli acquisti straordinari di libri per le biblioteche di pubblica lettura, introdotti nel corso dell’emergenza Covid e rinnovati fino al 2023 ma che nell’ultima legge di bilancio non sono stati previsti”. Così il vicepresidente vicario dell’ANCI, Roberto Pella, commentando la fotografia che l’Istat ha scattato sulle biblioteche di pubblica lettura in Italia.
“Quella introdotta durante il Covid è stata una misura molto importante – ricorda Pella – e ha consentito di incrementare le dotazioni librarie nelle biblioteche di molti Comuni italiani e, allo stesso tempo, ha sostenuto le librerie presenti sul territorio, con effetti molto positivi su tutta la filiera e la cui definitiva soppressione creerà gravi difficoltà”.
“La rete delle biblioteche, di cui si fanno carico in grandissima parte i Comuni, è estremamente apprezzata da parte dei cittadini, che vi trovano i tradizionali servizi di accesso all’informazione e di lettura e prestito dei libri, ma anche le attività più disparate, e in molti casi sono dei preziosi luoghi di ritrovo per le comunità. Si tratta di un presidio molto importante che ha bisogno di cure e di sostegno”, conclude il presidente vicario dell’ANCI.