ANCI Nazionale

“La riforma del TUEL è un obiettivo politico istituzionale cui dobbiamo tendere con il massimo impegno ma anche con la consapevolezza che abbiamo alle spalle tanti tentativi infruttuosi di riforma. Grazie allo spirito riformatore di questa legislatura credo che si possa cogliere questa opportunità facendo, però, tesoro dei punti critici che in questi 20 anni ci hanno impedito di portare a compimento l’adeguamento del TUEL al nuovo titolo V della Costituzione. Semplificazione del quadro normativo e definizione esatte delle funzioni fondamentali dei Comuni sono, per noi, snodi centrali”.

Lo ha evidenziato il segretario generale dell’ANCI, Veronica Nicotra, nella sua relazione introduttiva al seminario “Il TUEL che vorremmo. Appunti per una riforma” organizzato nell’ambito delle attività della rivista di Diritto ed Economia dei Comuni.

Il segretario generale, nel suo intervento, si è soffermato su alcuni aspetti che l’Associazione ritiene dirimenti per la riforma, partendo dalla finalità di semplificazione che tutti gli operatori dei Comuni si attendono. “Come sistema di Comuni – ha detto – viviamo un quadro di regole amministrative molto affastellato, tra compiti che nelle stese materie sono distribuiti tra i vari livelli governo: mi piacerebbe che nella stesura dell’articolo 3 della riforma si riuscisse a tradurre in termini generali l’esigenza di un assetto più chiaro di compiti e responsabilità”.

Ma il nodo centrale in vista della riforma è per Nicotra la definizione dei principi e dei criteri direttivi che devono guidare il legislatore statale dell’individuazione delle funzioni fondamentali dei Comuni, di province e città metropolitane. “Dobbiamo inserire questa operazione di adeguamento del TUEL in quello che abbiamo fatto in 20 anni, avendo già attuato alcune disposizioni del nuovo titolo V. In particolare,  – ha evidenziato Nicotra – l’assetto delle funzioni fondamentali dei Comuni regola quello finanziario. Sulla definizione dei fabbisogni standard dei Comuni non possiamo tornare più indietro: è su questi che pesiamo e misuriamo l’assetto finanziario delle risorse necessarie per l’esercizio delle funzioni fondamentali”.

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