Il Piemonte è la prima regione in Italia per numero di CER e il dato è destinato a crescere in futuro grazie agli incentivi e alle agevolazioni al vaglio del Governo e della Regione. Le comunità energetiche rappresentano il futuro, ponendosi come modello in grado di dare una risposta efficace e innovativa alla crisi climatica e socio-economica che stiamo vivendo.

Il tema è stato al centro del seminario “Comunità energetiche rinnovabili, a che punto siamo?” organizzato da ANCI Piemonte, Provincia di Biella e Università di Genova, in collaborazione con il Politecnico di Torino ed Ener.bit. e con il patrocinio di ANCI Lombardia, alla presenza del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e dell’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte Matteo Marnati.

L’evento, svoltosi nella sala consiliare della Provincia di Biella, ha consentito di annunciare importanti novità e di fare il punto sullo stato di avanzamento delle Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia, approfondendo gli aspetti giuridici, finanziari e operativi della questione. Nel corso del seminario sono stati presentati casi-studio ed esperienze concrete che dimostrano come la collaborazione tra pubblico e privato possa portare alla realizzazione di progetti di successo nel campo delle energie rinnovabili.

“Con 5,7 miliardi di euro di stanziamenti provenienti da fondi PNRR – ha spiegato il ministro Pichetto – quello delle CER rappresenta un impegno di straordinaria importanza per il nostro Paese. Le nuove comunità energetiche introdurranno un modello di produzione dell’energia rivoluzionario, che consentirà a molti soggetti di diventare simultaneamente produttori e consumatori. È un sistema che si avvicina al modello mutualistico e che coinvolgerà numerosi soggetti, incluso il terzo settore. In questa nuova prospettiva i Comuni avranno un ruolo fondamentale, in particolare quelli con meno di 5.000 abitanti, per i quali è previsto un contributo a fondo perduto del 40%, che a breve estenderemo anche alle realtà fino a 30.000 abitanti, ampliando notevolmente la portata del contributo. È una sfida importante, dobbiamo raggiungere complessivamente almeno i 5 gigawatt di potenza installata entro il 2027”.

“Il Piemonte – ha ricordato l’assessore regionale Matteo Marnati – è stata la prima regione in Italia ad approvare, nel 2018, una legge sulle comunità energetiche e i numeri mostrano che in questo momento siamo i primi in Italia con 736 domande per la realizzazione di comunità energetiche su circa 3.606 a livello nazionale, circa il 20% del totale italiano. Credo che questa sia una grandissima opportunità, ci sono ancora milioni di euro a disposizione sul PNRR. Come Regione abbiamo chiesto alla Commissione Europea di poter beneficiare, per la creazione di comunità energetiche, anche dei fondi europei di sviluppo regionale estendo così la possibilità a tutto il territorio piemontese, anche ai comuni superiori a 30mila abitanti, compresi i capoluoghi di provincia e grandi città. Credo che più saremo autonomi dal punto di vista energetico più ridurremo i costi delle bollette, più saremo forti a livello geopolitico meglio riusciremo a superare alcune criticità”.

All’evento ha partecipato anche Eleonora Egalini del GSE, il Gestore Servizi Energetici, il braccio operativo del Ministero dell’Economia per la promozione dell’energia rinnovabile.

“Secondo i dati forniti dalla piattaforma di monitoraggio del PNIEC al 31 marzo di quest’anno – ha rimarcato Egalini – le configurazioni validate dal GSE in Piemonte erano 133, includendo autoconsumatori a distanza, comunità energetiche e autoconsumo individuale. Le CER validate erano invece 72 ma si tratta di un dato destinato a crescere grazie alla normativa in continua evoluzione e al costante aggiornamento degli strumenti informativi e operativi da parte del GSE per consentire a un numero sempre maggiore di soggetti di presentare domanda”.

Soddisfatto il vicepresidente di ANCI Piemonte, Emanuele Ramella Pralungo, che ha fatto gli onori di casa in qualità di presidente della provincia di Biella: “Sono onorato di aver ospitato a Biella un convegno di altissimo livello alla presenza del ministro Pichetto, che ringrazio per la disponibilità. ANCI Piemonte è orgogliosa di aver portato a termine l’organizzazione di un’iniziativa che parte da lontano e che giunge al termine di un anno intenso di lavoro sull’argomento da parte dei nostri uffici. Sulle CER c’è un’attenzione altissima da parte dei Comuni ed è giusto dare loro risposte e aggiornamenti puntuali, proprio com’è stato fatto oggi”.

Al seminario hanno partecipato il vicepresidente di ANCI Piemonte con delega all’Ambiente Mauro Barisone, il professor Francesco Gallarati dell’Università di Genova e numerosi esperti della materia. A moderare l’evento è stato il direttore di ANCI Piemonte, Marco Orlando