“Come ANCI ci impegneremo affinché l’esempio di Copenaghen, città all’avanguardia europea per le politiche per la salute ed il benessere dei cittadini, diventi un modello da imitare. Continueremo nella nostra azione che, nel corso dell’ultimo anno ha visto i Comuni protagonisti e consapevoli che quello sul benessere è un investimento per il futuro dei nostri figli”.
Lo ha affermato Roberto Pella, vicepresidente vicario dell’ANCI e sindaco di Valdengo (BI), ricevendo dall’Healthy City Institute un premio per l’impegno dell’Associazione per aver favorito il recepimento a livello europeo del manifesto per la salute delle città (fotogallery).
Intervenendo alla seconda edizione dell’Healthy City Forum, svoltosi oggi a Roma presso l’Ara Pacis, Pella ha sottolineato l’impegno dell’ANCI che, a partire dal presidente Decaro e dal segretario generale Nicotra, ha sposato da subito l’idea del Manifesto delle città per la salute.
A questo proposito il vicepresidente Pella ha annunciato che “nei prossimi mesi l’ANCI invierà una lettera agli 8.000 sindaci italiani per sensibilizzarli sui temi della salute e del benessere dei cittadini. Una sfida – ha spiegato ancora – che va perseguita in assoluta sinergia con il mondo accademico, delle professioni, della salute e dello sport”.
Riprendendo poi le considerazioni svolte dal sottosegretario agli Affari Europei, Sandro Gozi, presente al Forum, il vicepresidente Pella ha auspicato che “da parte dell’Europa, arrivi un sostegno concreto alle politiche della salute portate avanti dai Comuni, i quali giocano un ruolo centrale nel dare risposte concrete alle istanze dei cittadini”.
Infine, il vicepresidente Pella ha garantito che quello della salute diventerà un asse portante dell’Agenda urbana che l’Associazione sta costruendo per portarla al confronto ed alla sua implementazione con il governo. “Lo faremo anche partendo da una nuova visione della progettualità urbana che – ha concluso – dovrà necessariamente riconoscere innanzitutto la figura del ‘Manager della salute’ già prevista in altri Paesi europei”.
Nelle scorse ore, sul tema salute è si è espressa anche Veronica Nicotra, segretario generale dell’ANCI, annunciando che: “È nostra intenzione avviare un lavoro sinergico con i Comuni e le città europee più importanti che hanno fatto esperienze nel settore dell’urban health prendendo il meglio di ogni realtà in tema di rispetto e tutela dell’ambiente e della qualità della vita delle persone”. Nicotra è intervenuta al Gruppo di lavoro ANCI ‘Urban Health’ presieduto dal vicepresidente vicario Pella, alla presenza, tra gli altri, di Andrea Lenzi, coordinatore del City Health Think Tank, Roberta Crialesi, dirigente servizio sanità, salute e assistenza dell’Istat, Angela Spinelli, direttore del Centro nazionale prevenzione delle malattie e promozione della salute; Yves Le Lostecque, capo Unità sport della DG EAC della Commissione Europea, Ninna Thomsen, sindaco di Copenhagen e responsabile per la salute.
“Ambiente, benessere e felicità dei cittadini – ha continuato Nicotra – sono alcuni degli elementi della cosiddetta “healthy city”, vale a dire una città conscia dell’importanza della salute come bene collettivo e che, in tal senso, mette in atto delle politiche per migliorarla. Questa – ha aggiunto – è una delle priorità della nostra Associazione che oggi parte dall’esplorazione dell’esperienza di Copenhagen, la città più sostenibile d’Europa”.
“Il gruppo di lavoro riunito, formato da sindaci e assessori di città metropolitane, città capoluogo e piccoli comuni è importante perché mette la salute al centro della propria agenda – ha sottolineato il vicepresidente Pella – un tema fondamentale per la progettazione urbana, per le iniziative legate alla mobilità sostenibile e allo sport, in previsione di un futuro nel quale la maggior parte delle persone abiterà in centri urbani (il 70% nel 2050) con tutti i problemi che ne deriveranno.”
In quest’ottica, ANCI insieme a City Health hanno deciso di costituire una master class in collaborazione con l’Istat, il Censis e l’Università La Sapienza “dedicata – ha spiegato il professor Andrea Lenzi – alla produzione di professionisti dell’amministrazione comunale e pubblica preparati nelle varie sfaccettature di quello che definiamo ‘La salute nelle comunità bene comune’ ovvero professionisti che sappiano di sanità, di amministrazione e di organizzazione in questi ambiti, oltre che di aspetti epidemiologici e sociali che questa problematica comporta”.