I sindaci saranno ascoltati il prossimo 4 settembre in commissione Bilancio alla Camera dei Deputati, in merito al decreto milleproroghe che verrà esaminato dall’aula di Montecitorio nelle prossime settimane, dopo il via libera del Senato.
Il provvedimento contiene diverse norme di interesse per i Comuni, analizzate punto per punto da una nota di lettura ANCI-iFEL. L’associazione dei Comuni ha espresso grave preoccupazione per la norma che sospende i finanziamenti a 96 capoluoghi di provincia e Città metropolitane, già oggetto di convenzioni firmate nell’ambito del “Bando periferie”.
Un rinvio per opere del valore complessivo di un miliardo e seicento milioni tanto grave quanto inatteso. Sul tema sono intervenuti nei giorni scorsi sia il presidente Decaro sia i sindaci interessati che hanno parlato senza mezzi termini di “furto” ai danni dei Comuni.
Ma le criticità sollevate da ANCI non riguardano soltanto il bando periferie.
Nel milleproroghe non sono state infatti considerate diverse proposte dell’associazione relative ai piccoli Comuni, ai contributi per gli investimenti 2019 e alle sanzioni a carico degli enti in pre-dissesto. Da qui la necessità di un’interlocuzione con il governo, che ANCI ha richiamato a quel patto di reciproca collaborazione che dovrebbe sempre guidare le istituzioni, con l’obiettivo di tutelare gli interessi dei cittadini.