In occasione della Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo che ricorre il 1° febbraio, ANCI e ANVCG (Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra) invitano i Comuni italiani a illuminare i propri edifici di colore blu e ad esporre lo striscione “Stop alle bombe sui civili” per almeno tre ore (indicativamente dalle 18 alle 21) sulle facciate dei municipi o di altri edifici rappresentativi.
“Un’iniziativa per ricordare il sacrificio della popolazione nel corso delle Guerre mondiali e per sensibilizzare la collettività sull’impatto dei conflitti successivi e di quelli attuali sui civili in tutto il mondo”, scrivono il presidente ANCI Antonio Decaro e il presidente ANVCG Michele Vigne, in una nota trasmessa a tutti i Comuni.
Quest’anno la Giornata è particolarmente significativa: da un lato, infatti, coincide con l’80° anniversario dell’inizio della Guerra di Liberazione che per la popolazione italiana, colpita da massicci bombardamenti, è stato uno dei periodi più cruenti del secondo conflitto mondiale; dall’altro l’evento ricorre mentre, nel mondo, sono in atto 34 conflitti, di cui uno in Europa (la guerra tra Russia e Ucraina).
Lo slogan scelto richiama una delle principali campagne dell’ANVCG sulle drammatiche conseguenze sui civili di guerre e conflitti armati, culminata con l’adesione da parte dell’Italia, lo scorso 18 novembre a Dublino, alla Dichiarazione politica internazionale sull’uso delle armi esplosive nelle aree popolate.
Un risultato – frutto di un lungo percorso diplomatico internazionale – che ha visto l’impegno di molte organizzazioni della società civile di tutto il mondo, coordinate in Italia dall’ANVCG (ne fanno parte anche Rete Italiana Pace Disarmo e Campagna Italiana contro le mine), ed il sostegno dei molti Comuni Italiani che lo scorso anno hanno risposto all’appello lanciato da ANVCG e ANCI dall’Assemblea Nazionale ANCI di Parma, adottando delibere di Giunta dirette a esortare il Governo a sottoscrivere la dichiarazione.
Nei prossimi mesi ANCI e ANVCG chiederanno al Governo di adoperarsi nei consessi internazionali affinché la Dichiarazione venga sottoscritta da un numero sempre maggiore di Stati. Per ogni informazione è attiva la mail giornatanazionale@anvcg.it