La Regione Piemonte ha emanato nuove disposizioni per la riattivazione delle strutture semiresidenziali e delle attività educative territoriali/domiciliari per persone con disabilità e minori con problematiche psico-socio-relazionali e per la ripresa delle attività ludiche, ricreative ed educative per bambini e adolescenti da 0 a 17 anni.
In particolare, con una delibera presentata dall’assessore alle politiche sociali, Chiara Caucino, è stato approvato il piano territoriale regionale per la riattivazione delle strutture semiresidenziali e delle attività educative territoriali/domiciliari per persone con disabilità e minori con problematiche psico-socio-relazionali.
Possono pertanto riaprire tutti i servizi territoriali per i disabili, compresa l’educativa territoriale, in condizioni di sicurezza, con l’obiettivo di restituire alle famiglie servizi essenziali per il benessere psico-sociale delle persone con disabilità.
Come previsto dal decreto ministeriale, i gestori dei servizi dovranno comunicare all’Asl e al Comune i progetti organizzativi attivando una rimodulazione del funzionamento e proponendo progetti di analisi del rischio al fine di rispettare le misure di contrasto all’emergenza epidemiologica. La proposta progettuale riguarderà l’organizzazione strutturale e funzionale del servizio semiresidenziale, la costituzione di piccoli gruppi, l’attivazione di moduli operativi in forma alternata, la pianificazione di un’attività diagnostica che si avvalga dell’esecuzione di tamponi e test sierologici, le modalità di prevenzione e contenimento del contagio e la formazione dei dipendenti. La riapertura sarà graduale per garantire l’adempimento di quanto previsto dalla delibera. È altresì necessario che gli obiettivi contenuti nel progetto individuale siano condivisi con la scuola/formazione professionale per i disabili minori o adulti che la frequentano. Il provvedimento applica quanto previsto dall’articolo 9, comma 1, del dpcm 11 giugno 2020, che detta ulteriori disposizioni specifiche per la disabilità.
È inoltre possibile riprendere le “attività ludico-ricreative, di educazione non formale e attività sperimentali di educazione all’aperto” (la cosiddetta outdoor education) per i bambini e gli adolescenti da 0 a 17 anni.
A questo scopo, si dovranno utilizzare le potenzialità di accoglienza di nidi e spazi per l’infanzia, scuole, altri ambienti similari ed aree verdi, come descritto nelle Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella Fase2 dell’emergenza Covid-19. Occorrono quindi spazi idonei ad ospitare servizi per l’infanzia a norma di legge, dove dovranno essere presenti operatori qualificati a lavorare nei servizi educativi secondo i rapporti numerici minimi educatore/bambini previsti nello stesso allegato. I gestori dei servizi devono comunicare all’azienda sanitaria e al Comune i progetti organizzativi. Per le altre attività rimangono in vigore le disposizioni vigenti dettate dalla Giunta regionale in merito ai Centri estivi da 3 a 17 anni.