Nella Gazzetta Ufficiale del 14 dicembre scorso, Serie generale n.296, è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ripartisce il Fondo di sostegno ai Comuni marginali per gli anni 2021-2023.
Si tratta di risorse volte a favorire la coesione sociale e lo sviluppo economico nei Comuni colpiti dal fenomeno dello spopolamento e per i quali si riscontrano rilevanti carenze di attrattività per la ridotta offerta di servizi alle persone e alle attività economiche.
Il fondo ammonta complessivamente a 180 milioni euro, che vengono assegnati a 1.187 Comuni in relazione alle loro condizioni particolarmente svantaggiate: tasso di crescita della popolazione negativo sia nel lungo sia nel breve periodo, Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale (IVSM) superiore alla media e con un livello di redditi della popolazione residente inferiore alla media.
Le risorse, ai sensi dell’art. 2 del DPCM, potranno essere utilizzate per tre categorie di interventi:
– adeguamento di immobili comunali da concedere in comodato d’uso gratuito per l’apertura di attività commerciali, artigianali o professionali;
– concessione di contributi per l’avvio di attività commerciali, artigianali e agricole;
– concessione di contributi a favore di chi trasferisce la propria residenza e dimora abituale nei comuni delle aree interne, come concorso per le spese di acquisto e ristrutturazione dell’immobile (massimo 5.000 euro a beneficiario).
I Comuni svantaggiati potranno, inoltre, concedere gratuitamente i propri immobili da adibire ad abitazione principale o per lo svolgimento del lavoro agile.