Con la circolare n. 37 dello scorso 24 aprile, il Ministero dell’Interno ha fornito chiarimenti circa la possibilità per gli studenti fuori sede di esercitare il proprio diritto di voto per le elezioni europee, attestando, tramite un’autodichiarazione, l’iscrizione presso un’istituzione scolastica, universitaria o formativa in una città diversa da quella di residenza.
Il decreto-legge n. 7/2024, conv. in legge n. 38/2024, infatti, ha introdotto, in via sperimentale, la possibilità per gli elettori temporaneamente domiciliati per ragioni di studio in un Comune diverso da quello di residenza, di votare per il rinnovo dei componenti del Parlamento europeo anche nel Comune di domicilio. A tal fine, entro il prossimo 5 maggio, è necessario presentare un’apposita domanda al proprio Comune di residenza e attestare la propria iscrizione presso un’istituzione scolastica, universitaria o formativa fuori regione.
La circolare n. 37, dopo aver precisato che al procedimento elettorale non possono essere applicate le disposizioni in materia di semplificazione amministrativa di cui al d.P.R. n. 445/2000, chiarisce che la “certificazione o altra documentazione che gli studenti devono allegare alla domanda non riguarda il possesso dei diritti politici o l’iscrizione nelle liste elettorali bensì la loro iscrizione ad una istituzione scolastica, universitaria o formativa” e, dunque, l’attestazione di tale requisito può essere resa anche tramite un’autodichiarazione.
Per gli approfondimenti sulle indicazioni operative per l’attuazione di tale disciplina sperimentale è opportuno consultare la circolare n. 27 del 15 aprile 2024.