Scuola

Pubblichiamo in allegato il decreto congiunto di MEF, MIUR e MIT che stabilisce le procedure e i criteri per la definizione della Programmazione nazionale in materia di edilizia scolastica per il triennio 2018-2020.
Sulla base di tale decreto, le regioni saranno autorizzate a stipulare mutui, con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, con la finalità di favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di edifici scolastici, nonché per la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici.

Nella ripartizione delle risorse su base regionale si terrà conto, anche sulla base dei dati contenuti nell’anagrafe regionale dell’edilizia, dei seguenti elementi: a) edifici scolastici presenti nella regione; b) livello di rischio sismico; c) popolazione scolastica; d) affollamento delle strutture scolastiche.

Le Regioni, nella definizione dei piani regionali, dovranno dare priorità ai seguenti interventi:

  1. a) interventi di adeguamento sismico, o di nuova costruzione per sostituzione degli edifici esistenti nel caso in cui l’adeguamento sismico non sia conveniente, ovvero di miglioramento sismico nel caso in cui l’edificio non sia adeguabile in ragione di vincolo di interesse culturale;
  2. b) interventi finalizzati all’ottenimento del certificato di agibilità delle strutture;
  3. c) interventi finalizzati all’adeguamento dell’edificio scolastico alla normativa antincendio, previa verifica statica e dinamica dell’edificio;
  4. d) ampliamenti e/o nuove costruzioni per soddisfare specifiche esigenze scolastiche;
  5. e) ogni altro intervento diverso da quelli di cui alle precedenti lettere, purché l’ente certifichi che la struttura sia adeguata alle normative vigenti e i relativi dati sono stati inseriti nell’anagrafe dell’edilizia scolastica.

Gli enti locali, dovranno porre la massima attenzione all’uscita dei bandi regionali, che avverrà nei prossimi giorni, tenendo presente che, in ogni caso, è utile partecipare per ottenere l’inserimento degli interventi nella programmazione, infatti la graduatoria così formata che sarà valida per tre anni, potrà essere utilizzata anche per ulteriori finanziamenti e sarà possibile, di anno in anno, scalare la graduatoria con il miglioramento del livello progettuale posseduto.

A seguire, il cronoprogramma delle azioni e delle procedure, per come individuate dal decreto.

Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n.78 del decreto Programmazione nazionale in materia di edilizia scolastica per il triennio 2018-2020. 4 aprile 2018
Entro 120 gg dall’adozione del decreto relativo alla programmazione nazionale le Regioni trasmettono al Miur i Piani Regionali triennali 2018-2020 degli interventi per l’edilizia scolastica.

Prima di tale data le regioni devono stabilire, i criteri, le procedure e le scadenze per raccogliere le domande degli enti locali che saranno inserite, con l’attribuzione di punteggi predeterminati, nella graduatoria dei Piani Regionali triennali 2018-2020.

2 agosto 2018
Entro 60 gg  dall’avvenuta trasmissione dei Piani Regionali triennali 2018-2020, il Miur approva con proprio decreto la Programmazione unica nazionale degli interventi per l’edilizia scolastica. Nello stesso decreto, il Miur dovrà ripartire tra le Regioni le risorse disponibili. 1 ottobre 2018
Entro 90 gg dall’avvenuta adozione della Programmazione unica nazionale, con decreto Miur, di concerto con MEF e MIT, è autorizzato l’utilizzo delle risorse di cui al cap. 7106 del Miur.

A seguito di ciò gli  enti locali beneficiari dei finanziamenti sono  autorizzati ad avviare le procedure di gare, con  pubblicazione del relativo bando, ovvero ad affidare i lavori.

30 dicembre 2018
Entro 365 giorni dalla pubblicazione del decreto Miur, di concerto con MEF e MIT, che  autorizza all’utilizzo delle risorse (e permette l’indizione delle gare) gli enti locali devono giungere alla proposta di aggiudicazione, pena la revoca del finanziamento.

Da tale momento, previa aggiudicazione definitiva e stipula dei contratti d’appalto, l’effettiva consegna dei lavori potrà avvenire, realisticamente, non prima di ulteriori 90 giorni.

30 dicembre 2019