“Interventi incisivi e immediati sul caro bolletta, sulla gestione dell’accoglienza dei profughi ucraini e sulla coda dell’emergenza Covid. E ancora, spingere con decisione sull’incremento delle risorse per gli investimenti locali richiesti dal Pnrr, sbloccare gli avanzi di amministrazione e prevedere norme di aiuto economico per permettere ai Comuni di chiudere correttamente i bilanci entro il 31 maggio prossimo”. Sono queste le principali richieste formulate dal delegato alla Finanza locale di ANCI nazionale e sindaco di Novara, Alessandro Canelli, in audizione davanti alle commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato.
“All’emergenza pandemica non ancora terminata – ha spiegato Canelli – si aggiunge quella della guerra in Ucraina che sta già avendo ricadute sui Comuni Che non ricevono un euro dei 428 milioni stanziati dal governo per la gestione dei profughi, nonostante siano stati in prima linea immediatamente per la stessa sia organizzativamente che finanziariamente. In più, la crisi ucraina ha pesanti ripercussioni sul caro bollette che già prima del conflitto si faceva sentire, con conseguenze molto pericolose sui bilanci e sui servizi erogati dai Comuni”.
Infine il delegato Anci è tornato sul grido d’allarme lanciato dagli assessori delle grandi città. “L’ANCI – ha rimarcato Canelli – rinnova la richiesta di un robusto aumento degli stanziamenti di risorse a sostegno degli enti locali. Chiediamo poi particolare attenzione al tema della revisione e aumento prezzi che impatta sugli investimenti e indicazioni e risposte da parte del Governo”.
Senza questi interventi “incisivi e immediati – ha concluso Canelli – per molti enti locali sarà difficile chiudere in equilibrio le previsioni 2022-2024 e svolgere adeguatamente i compiti derivanti dalle nuove emergenze in corso e dall’attuazione del PNRR”.