“Da oggi sindaci hanno un’arma, la legge. E sui flussi migratori serve forte alleanza tra governo e amministratori”. Coì il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, intervenuto sulle misure adottate dal Consiglio dei Ministri in materia di sicurezza urbana e immigrazione, questioni più volte sollecitate dall’Associazione dei Comuni. “Finalmente – dice Decaro riferendosi al decreto sulla sicurezza urbana – i sindaci non devono più combattere la battaglia per la sicurezza delle città con le armi spuntate. Con i nuovi e più incisivi poteri, potremo dare ai cittadini le risposte che si aspettano da noi. Siamo noi sindaci il primo presidio al quale i cittadini si rivolgono in cerca di risposte. Per essere efficaci abbiamo bisogno di strumenti efficaci e questo decreto finalmente ce li fornisce”.
I punti fondamentali del decreto, già più volte sollecitati dalla comunità dei sindaci, sono i seguenti: la previsione di patti per l’attuazione della sicurezza urbana, sottoscritti da sindaci e prefetti, che individuino gli interventi in materia di prevenzione della criminalità diffusa e predatoria e della promozione del rispetto della legalità e del decoro; l’introduzione di un modello condiviso, tra Comune e Prefettura, con una funzione di co-coordinamento del sindaco, nel governo della materia; il rafforzamento del potere di ordinanza sindacale, non limitata più soltanto alle circostanze “contingibili e urgenti” ma anche per garantire la tutela del decoro e della quiete, come le ordinanze contro la prostituzione in strada o contro la somministrazione di alcolici in specifiche aree. “I sindaci – conclude Decaro – da oggi hanno un’arma in più per garantire la sicurezza dei cittadini: la legge”.
Quanto al provvedimento sull’Immigrazione, sul quale l’associazione dei Comuni ha in questi mesi a lungo interloquito con il ministro dell’Interno, il presidente Anci spiega: “Bene la riduzione dei tempi per il riconoscimento del diritto all’asilo e di quelli per il ricorso in caso di diniego del permesso di soggiorno”. Positiva inoltre la valutazione dei sindaci rispetto alla previsione che i migranti in prima accoglienza contribuiscano e si integrino nella comunità prestando attività di volontariato per pubblica utilità: “La gestione efficace dei flussi – ha concluso Decaro – passa necessariamente da un’alleanza forte tra governo e amministratori locali”.