“Non chiediamo l’eliminazione del reato di abuso d’ufficio, ma la definizione di un perimetro certo. Dobbiamo ricordare che nel 93% dei casi le inchieste per abuso d’ufficio non arrivano nemmeno al giudizio, ma intanto gli amministratori hanno subito un grave danno di reputazione per la propria vita e per la carriera, non solo politica. Ogni giorno un sindaco deve decidere se firmare un atto, rischiando l’abuso d’ufficio, o non firmarlo rischiando l’omissione in atti d’ufficio e questo rallenta le procedure proprio quando ci viene chiesto di accelerare sui progetti PNRR. Non abbiamo mai chiesto l’impunità, anzi io sono convinto che un sindaco che sbaglia debba pagare anche più di altri. Chiediamo solo certezze”. Lo ha ribadito il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, intervenendo al “Forum in Masseria” di Manduria, in provincia di Taranto.
Quanto all’attuazione dei progetti del PNRR affidati ai Comuni, Decaro ha aggiunto: “Dai più recenti dati dell’ANAC emerge che i Comuni hanno già bandito 41mila gare sui 35 miliardi di euro del PNRR finora assegnati, per una percentuale di impegno delle risorse di quasi il 60 per cento. Quindi – ha aggiunto Decaro – i Comuni non sono in ritardo su niente. Tra pochi giorni per esempio usciranno i dati ufficiali sui progetti per gli asili nido e scopriremo che sono già stati assegnati lavori corrispondenti a una percentuale tra il 70 e il 85% delle risorse che erano disponibili”.
Decaro ha poi parlato del rapporto con il governo riferendo di “un dialogo proficuo costante e continuo sia sulle questioni finanziarie sia sulle attività legate al PNRR. Con il ministro Fitto il contatto è settimanale”.