“Come presidente dell’ANCI mi faccio portavoce dello sconcerto e delle proteste che provengono da Sindaci e Anci regionali di varie parti d’Italia dopo la pubblicazione della graduatoria relativa alla bando sulla rigenerazione che riguarda anche i Comuni sotto i 15.000 abitanti beneficiari del finanziamento di investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale”. Così il presidente nazionale dell’associazione dei Comuni, Antonio Decaro.
“La graduatoria dei Comuni che riceveranno le risorse – continua Decaro – è stata compilata utilizzando, tra gli altri criteri, un indice di vulnerabilità sociale che l’ANCI ha già più volte segnalato come non rispondente alla realtà dei nostri territori. Questo ha causato l’esclusione dall’assegnazione delle risorse di intere regioni del Paese e di Comuni che hanno elaborato ottimi progetti di rigenerazione urbana creando disparità che sembrano incomprensibili anche all’interno degli stessi territori: questo noi lo consideriamo inaccettabile”.
“Al nuovo governo e al parlamento – conclude il presidente dell’ANCI – chiederemo di intervenire per sanare questo vulnus e per reperire ulteriori risorse in favore di progetti che meritano di essere realizzati”.
Dello stesso tenore la presa di posizione del presidente di ANCI Piemonte e sindaco di Vercelli, Andrea Corsaro, che oggi ha portato la questione all’attenzione del comitato direttivo dell’associazione. “Riteniamo che la graduatoria del bando per la rigenerazione urbana sia tutt’altro che equa ed equilibrata. L’indice di vulnerabilità utilizzato per ripartire le risorse penalizza Comuni virtuosi che hanno elaborato progetti di rigenerazione urbana encomiabili. Ci siamo attivati immediatamente per segnalare la situazione ad ANCI nazionale e al presidente Decaro, che ringrazio personalmente per il suo impegno e attendiamo ora una risposta dal governo”, conclude.