Mascherina obbligatoria in tutti i luoghi pubblici all’aperto e nelle aree commerciali, salvo diverse regolamentazioni assunte dai sindaci per il territorio di competenza.
Lo stabilisce il decreto n. 64 del presidente della Giunta Regionale in vigore dalla mezzanotte di venerdì 29 maggio alla stessa ora di martedì 2 giugno.
L’obbligo non sarà valido per i bambini con meno di sei anni, per i soggetti con forme di disabilità o con patologie non compatibili con l’uso dei dispositivi di protezione individuale e, infine, mentre si pratica attività sportiva e motoria.
Per quanto riguarda bar e ristoranti continuano ad essere valide le prescrizioni delle linee guida del Protocollo nazionale siglato tra Regioni e Governo: pertanto l’uso della mascherina non è obbligatorio per chi siede ai tavoli di un locale, sia all’interno sia nei dehors.
Nello spiegare le motivazioni del provvedimento, il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha chiarito che “alla luce di quanto avvenuto nei giorni scorsi con la movida e durante il passaggio delle Frecce Tricolori a Torino, di concerto con le Prefetture, è stato ritenuto necessario un irrigidimento delle norme di uso della mascherina all’aperto in vista del week end del 2 giugno. Una precauzione presa per non vanificare questi mesi di sacrificio e per ricordare a ognuno di noi che, oggi più che mai, i nostri comportamenti sono fondamentali per impedire alla curva del contagio di tornare a crescere”.
Possono essere utilizzate mascherine di comunità, monouso o lavabili e anche auto-prodotte in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate e che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso. L’utilizzo delle mascherine di comunità si aggiunge alle altre misure di protezione finalizzate alla riduzione del contagio, come il distanziamento fisico e l’igiene costante e accurata della mani, che restano invariate e prioritarie.