Via libera dalla conferenza Stato-Città al riparto per il 2022 del fondo triennale da cinque milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024 previsto dall’ultima legge di bilancio e diretto agli enti locali per iniziative di promozione della legalità e per misure di ristoro del patrimonio dell’ente o in favore degli amministratori locali che hanno subito episodi di intimidazione connessi all’esercizio delle funzioni istituzionali.
Un impegno mantenuto dal Governo su una misura specifica proposta dell’Anci anche in sede di Osservatorio Nazionale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali. I Sindaci, risultano essere gli amministratori locali più colpiti, seguiti dai consiglieri comunali e dai componenti della giunta. Nel primo trimestre 2022, come emerge dai dati della Direzione Centrale della Polizia Criminale Ministero dell’Interno, si sono registrati 157 episodi di intimidazioni e di questi ben 89 diretti ai primi cittadini. Con una tipologia di minacce multiforme e con varie modalità di danneggiamenti di beni pubblici e privati (ad esempio, scritte sui muri, imbrattamenti, utilizzo di materiale incendiario, effrazioni).
Il riparto delle risorse è effettuato per il 60% in proporzione al numero degli episodi di intimidazione o di danneggiamento subiti e per il 40% in proporzione alla popolazione residente.
Le risorse sono destinate ai Comuni che potranno individuare in autonomia, con apposita delibera di giunta, le modalità per il loro utilizzo secondo le finalità previste. Dal ristoro del patrimonio dell’ente locale a causa di danni subiti ( ad esempio incendi, imbrattamenti…) al ristoro in favore degli amministratori vittime dell’episodio di intimidazione che hanno subito danni ( ad esempio, auto incendiate). Le risorse potranno inoltre essere utilizzate per l’adozione di iniziative per la promozione della legalità, anche coinvolgendo le istituzioni scolastiche, dirette al rafforzamento della democrazia locale.