Avetta e Nicotra

“La grande sfida che ci attende è quella del riequilibrio dei rapporti tra i grandi centri urbani e tutto ciò che sta attorno. Viviamo in una regione in cui oltre 1050 Comuni su quasi 1200 hanno meno di 5.000 abitanti e, cosa ancora più significativa, la metà di questi sono montanti. In questi anni si è fatto davvero tanto e penso all’ultima iniziativa avviata con la Regione Piemonte e con Uncem per favorire, attraverso incentivi specifici, la presenza dei medici di base nelle aree disagiate. Ma la strada davanti a noi è ancora lunga”. Lo ha detto il presidente di ANCI Piemonte, Alberto Avetta, nel suo intervento in occasione della XXXVII Assemblea regionale dell’associazione nella nuova sede di Via Maria Vittoria 12, a Torino. “Vorremmo che Palazzo Cisterna, sede storica della Provincia di Torino, diventasse la nuova casa dei Comuni piemontesi, che qui saranno sempre benvenuti”, ha detto il presidente Avetta.

Cruciali le questioni sul tavolo delle discussioni, a partire da quota 100 “il cui impatto sulla PA locale potrebbe essere molto drastico – ha ribadito Avetta -. Penso ad esempio ai dipendenti del Comune di Torino potenziali beneficiari del provvedimento: se tutti vi aderissero, in pochi mesi l’amministrazione comunale perderebbe 750 dipendenti”.
Poi il tema degli investimenti. “Oggi possiamo dire di aver invertito la tendenza – ha continuato Avetta – visto che i Comuni piemontesi possono spendere di più. Occorre però mettere gli enti locali, Comuni e Province, nella condizione di poter investire le risorse di cui dispongono. I tagli alla spesa e la burocrazia impediscono di fatto la crescita e lo sviluppo dei territori”.

Semplificazione e sburocratizzazione le parole d’ordine per porsi nella condizione di poter guardare al futuro con ottimismo. Un’attenzione particolare al tema dei progetti europei: “Poter accedere alle risorse dell’UE – ha detto Avetta – è fondamentale per scrivere le linee d’orizzonte verso le quali far tendere le nostre comunità. In questi mesi ANCI Piemonte ha costituito un ufficio specifico con l’obiettivo di costruire una rete di esperti in grado di supportare i Comuni che intendano accedere ai progetti europei, stiamo fornendo un servizio che è esso stesso il futuro e che prima non c’era. Obiettivo immaginare ed elaborare azioni che ci consentano di poter crescere e di guardare al futuro con fiducia”.

Temi sui quali si è soffermata anche Veronica Nicotra, segretario generale di ANCI nazionale. Dai risultati positivi ottenuti con la Legge di Bilancio, ai temi relativi al superamento dell’obbligo della gestione associata per i Piccoli Comuni nel rispetto dell’autonomia dei sindaci. “Nelle prossime settimane lavoreremo al recupero di 560 milioni di euro tagliati ai Comuni. Uno stanziamento che doveva essere restituito e per il quale stiamo per promuovere un ricorso in sede giurisdizionale. Altro tema significativo è quello dell’alleggerimento del debito dei Comuni, che pesa pochissimo – solo l’1,5% – sul debito statale ma opprime i Comuni”, ha detto Nicotra, ribadendo l’impegno su questioni di stretta attualità, come quota 100 e reddito di cittadinanza. “Temi sui quali abbiamo già segnalato al governo le criticità rappresentate dai sindaci e che saranno oggetto di ulteriori valutazioni nelle prossime settimane”, ha concluso Nicotra.

All’assemblea hanno partecipato circa 200 sindaci piemontesi, presenti il vicesindaco metropolitano Marco Marocco e il vicesindaco della Città di Torino Guido Montanari, in rappresentanza della sindaca Chiara Appendino. All’evento hanno preso parte il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e il Prefetto di Torino Claudio Palomba.
Nel pomeriggio ANCI Piemonte e ANCI Lombardia, alla presenza dell’assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte Augusto Ferrari, hanno sottoscritto la convenzione per la diffusione del servizio civile nei Comuni piemontesi, già annunciata nei giorni scorsi attraverso il sito dell’associazione.

IL DISCORSO DEL PRESIDENTE AVETTA
LE PRESENTAZIONI DELL’ASSEMBLEA