“Ridefinire la quarantena e l’isolamento fiduciario”. Questo lo scopo della riunione del Comitato tecnico scientifico svoltasi nella giornata di domenica 11 ottobre. Analogamente, il Comitato ha ridefinito i criteri di isolamento fiduciario dei contatti stretti e quelli dei casi confermati positivi al virus.
Quattro le casistiche prese in esame:
1) Casi positivi asintomatici
Diagnosi: confermata da test molecolare positivo Isolamento: 10 giorni + tampone molecolare unico a fine quarantena
2) Casi positivi sintomatici
Diagnosi: confermata da test molecolare positivo Isolamento: almeno 10 giorni (dei quali obbligatoriamente gli ultimi 3 in completa assenza di sintomi) + tampone molecolare unico a fine quarantena
3) Casi positivi asintomatici che non si negativizzano dopo 21 giorni
Diagnosi: confermata da test molecolare positivo Isolamento: almeno 21 giorni, con riscontro di positività al test molecolare effettuato al 10 e 17 giorno (nei casi asintomatici l’isolamento si interrompe comunque al 21 giorno in quanto le evidenze disponibili non documentano alcun caso di presenza di virus competente per la replicazione)
4) Contatti stretti
Previsto un isolamento fiduciario di 10 giorni + tampone antigenico rapido o molecolare.
Il CTS ritiene necessario il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per l’esecuzione dei tamponi, al fine di sostenere in maniera essenziale il sistema sanitario nazionale.