L’impegno a consentire ai Comuni di anticipare le somme per esentare le attività chiuse da tasse che sarebbe iniquo esigere da categorie così provate, e per rinnovare il fondo emergenza alimentare, il pieno riconoscimento del ruolo dei Comuni come protagonisti del Recovery plan e la promessa di rendere più chiari possibile i criteri che sovrintendono alle restrizioni differenziate per le diverse Regioni. Questi in sintesi gli impegni chiesti dal presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la giornata conclusiva dell’assemblea. I lavori, aperti martedì 17, si sono infatti conclusi con una doppia intervista pubblica a Decaro e a Conte, condotta dalla giornalista del Corriere della Sera, Fiorenza Sarzanini.
Ristori e misure fiscalità locale
Rispondendo alla richiesta esplicita del presidente Decaro, che gli aveva chiesto di assicurare le esenzioni dalla tassa rifiuti e dalla Tosap per le attività commerciali chiuse attingendo alle risorse del bilancio 2021, il premier ha preso un impegno chiaro. “Nella consapevolezza del ruolo importante dei sindaci in questa pandemia posso dire che è giusto che i sindaci possano anticipare fondi per le emergenze elementari”, ha sottolineato impegnandosi alla massima velocità nell’erogazione dei fondi. Per questo “sul fondo di previsione 2020 avete ancora un po’ di risorse, erano oltre 5 miliardi e potrei prendere l’impegno ulteriore ad inserire una norma nel prossimo Dl ristori ter, per consentire di anticipare somme che noi ci impegniamo a restituire nel 2021?, ha concluso Conte.
Recovery fund
“Il Paese è davanti a un bivio: se riusciremo a impegnare correttamente le risorse europee del Recovery Fund colmeremo diversi gap nel nostro Paese. Le abbiamo consegnato un documento con le nostre proposte, Città Italia, e le chiediamo di avere un ruolo diretto non nella gestione delle risorse ma nell’individuazione delle linee di sviluppo”. Questa la richiesta che Decaro ha avanzato al presidente Conte sul tema dell’uscita dall’emergenza con le risorse Ue. Anche su questo è arrivata da Palazzo Chigi una risposta inequivocabile: “I sindaci saranno protagonisti del Recovery plan e non potrebbe essere altrimenti visto che ci sono già alcuni progetti su cui stiamo lavorando e che saranno parte integrante del piano”. Del resto con il piano il governo agirà su diversi punti che interessano le città: “Si ragiona di efficientamento delle opere pubbliche, costruzione di nuovi asili nido, mobilità locale, digitalizzazione della Pa, edilizia scolastica e verde urbano”, ha ricordato il premier.
Parametri chiusura
Decaro ha avanzato la richiesta di rendere trasparenti i dati legati ai criteri oggettivi a cui si legano le restrizioni. “Oggi ci sono 21 parametri che misurano l’offerta sanitaria delle nostre regioni, e indicano il rischio che cambia da zona a zona”, ha detto Decaro, “Contemporaneamente c’è un altro indice, il fattore Rt, che misura la contagiosità. Parametri oggettivi utili a responsabilizzare tutti”.
Il premier ha replicato così: “Bisogna rendere trasparenti e chiari i meccanismi a tutta la popolazione”. Ma ha poi ammonito: “Parliamo sempre di algoritmi e valutazioni scientifiche ed è un po’ complicato rendere semplice un meccanismo articolato. All’interno della cabina di regia ci sono tre rappresentanti delle regioni che hanno contribuito a elaborare questi parametri e ogni volta partecipano alla comunicazione dell’esito del monitoraggio. Dobbiamo fare ancora di più. Cercheremo di rendere ancora più chiari e trasparenti i parametri ma questo non diventi confusione”.
Misure antiassembramento e polizia locale
Sulle misure diversificate da adottare nei territori, il presidente dell’ANCI ha chiesto una deroga alle assunzioni nella polizia locale per il periodo di emergenza sanitaria. “I sindaci devono avere la possibilità di entrare nello specifico del proprio territorio. Chiediamo di avere la possibilità di fare controlli con la polizia locale, Ma per farlo chiediamo di poter fare assunzioni in deroga per il periodo dell’emergenza Covid di forze di polizia locale”.