Il fondo per le mense biologiche scolastiche va rifinanziato nella dotazione originaria di 10 milioni, visto che dal 2020 è stato dimezzato, mentre dal 2025 subirà un ulteriore taglio da 5 mln a 4,8. Questa la preoccupazione espressa dall’Anci nel corso della riunione della Conferenza unificata che ha discusso anche del provvedimento che mira ad abbattere le rette a carico delle famiglie. L’ANCI – rappresentata dal vicepresidente vicario e sindaco di Valdengo (BI), Roberto Pella – ha precisato che si tratta di un finanziamento importante per i Comuni che ogni anno vede un aumento del numero dei beneficiari del contributo (circa 8.000 in più nel 2023 rispetto al 2022). Inoltre, i Comuni auspicano che si tenga conto anche della misura PNRR mense scolastiche che prevede un incremento dei locali e conseguentemente un ampliamento della platea dei beneficiari del pasto.
Sempre in tema di scuola, parere positivo dall’ANCI sul decreto per il riparto del contributo di cento milioni di euro, in favore delle Regioni, delle Province e delle Città metropolitane, per le funzioni relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali. Nello specifico è stata sottolineata come, in coerenza con la recente sentenza della Corte costituzionale (n. 71/2023), la mancata compilazione delle schede di rendicontazione e di monitoraggio nel termine assegnato non comporti misure economiche ma solo la possibilità di attivare il potere sostitutivo di compilazione delle schede.
Semaforo verde di ANCI anche al decreto relativo alla programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025.
L’Associazione ha, infine, dato parere positivo al disegno di conversione del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, recante “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l’anno 2025”. Il via libera è tuttavia condizionato all’accoglimento di una serie di emendamenti consegnati al Governo.