“La riforma del codice dei contratti va nella direzione che i Comuni auspicano, visto che si risolvono alcuni problemi dovuti alla mancanza di strutture progettuali adeguate in tanti enti. Apprezziamo il lavoro del governo per garantire continuità alle stazioni appaltanti ed agli operatori, con modifiche introdotte in linea con ANCI sull’equo compenso, sulla tutela del lavoro, sulla revisione prezzi, sulle piccole e medie imprese, sull’esecuzione dei contratti, le progettazioni digitali e la qualificazione delle stazioni appaltanti. Tuttavia, sollecitiamo modifiche per semplificare aspetti critici, prevedendo innanzitutto l’entrata in vigore progressiva entro i prossimi 6 mesi, e non dal 1° gennaio, degli istituti che richiedono un necessario adeguamento operativo da parte delle stazioni appaltanti”. Lo ha evidenziato il delegato ANCI alle Infrastrutture e ai lavori pubblici, Enrico Trantino, intervenendo davanti alla Commissione Ambiente della Camera, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici.
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